Il Vescovo ha tenuto il secondo incontro di Quaresima

L’attualità della preghiera dei Salmi

In occasione del secondo incontro di Quaresima tenutosi nella parrocchia di Sant’Ippolito lunedì 17 marzo, il Vescovo Andrea ha fatto scoprire, ai numerosi fedeli, la bellezza e l’attualità della preghiera dei Salmi. Leggere e meditare i Salmi significa ascoltare la preghiera del Popolo di Dio che apre il cuore al Signore: in ogni invocazione o lode pulsa la Parola Dio. Anche il Signore Gesù pregava i Salmi. Non è difficile, infatti, immaginare Gesù in preghiera al Tempi e questo permette di sentire tutta la sua umanità. Pregare e meditare i Salmi è un’esperienza spirituale che dona certezza e rassicura nelle difficoltà della vita.
“Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.” Siamo tutti pellegrini, percorriamo la strada della vita e lungo il cammino quante difficoltà incontriamo ma “Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra. “Quale gioia, quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore!”. I Salmi del pellegrino sono preghiere che dialogano e raccontano l’uomo di ogni tempo, sono parole del popolo che penetrano nel cuore di ogni pellegrino, sono espressione di speranza e fiducia in Dio. In essi è presente la gioia per andare alla casa del Signore, c’è il sorriso, la certezza della misericordia. Nei Salmi c’è un  popolo che parla e prega, un Dio  sempre presente  nella Parola  che penetra nei cuori dei pellegrini e dona loro la bellezza e la semplicità fino a farli diventare umili e puri, “come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l’anima mia, Israele attenda il Signore, da ora e per sempre.”
Il Vescovo ha spiegato e commentato i Salmi con semplici e significative parole, parole di vita quotidiana che hanno alleggerito ogni cuore dalle preoccupazioni della vita e, ognuno è sicuramente tornato sulla via di casa con la speranza nel cuore e la certezza che il Signore non abbandona mai i suoi figli. Ha anche suggerito di imparare una strofa dei Salmi e di ripeterla durante la giornata, una piccola invocazione che guida il nostro cammino. Pregare i Vespri, inoltre, è stato un dono per tutti i fedeli che hanno gustato la bellezza di  pregare insieme e sentire la pace che deriva dalla comunione e dall’unione del Popolo di Dio nella preghiera della Chiesa.

Rossana Guerra