Mons. Superbo: "Noi i primi mediatori tra Dio e i giovani" (sul sito cronaca e lavori, Assemblea Cei)

assemblea.jpg“Non si deve infiltrare anche dentro di noi la convinzione che i giovani hanno il negativo nel cuore ma dobbiamo chiederci continuamente cosa ci dice il modo di essere attuale dei giovani. A partire da questo interrogativo noi possiamo iniziare a progettare” un percorso educativo che comunichi “speranza”. È quanto ha affermato mons. Agostino Superbo…, presidente della Conferenza episcopale della Basilicata e vicepresidente della Cei per il Sud, intervenendo alla conferenza stampa giornaliera sui lavori della 58ª assemblea generale della Cei (Vaticano, 26-30 maggio). Proprio ieri mons. Superbo ha tenuto una relazione, durante la sessione mattutina dell’assemblea generale, sul tema “Giovani e Vangelo: percorsi di evangelizzazione ed educazione”. “Il nostro compito – ha detto mons. Superbo – è essere mediatori tra i giovani e Gesù”. E, riflettendo sull’attuale condizione del mondo giovanile, ha aggiunto: “Spesso viene presentato a tinte fosche e sono più accentuate le spinte negative che quelle positive”. Ad esempio, ha ricordato Superbo, “si è parlato tanto della tragedia di Niscemi, mentre non si è parlato dell’iniziativa di un gruppo di giovani che a Palermo sono andati in giro per i negozi invitando a non pagare il pizzo. Eppure sono gli stessi giovani che vengono dalla stessa Regione, la Sicilia”. Occorre “guardare la realtà buona dei giovani” e insegnare loro “il valore del limite”. Questo l’invito del vicepresidente della Cei che ha aggiunto: “Noi, come adulti, abbiamo paura del limite, inteso come limite della salute, della vita… Invece, il limite è un valore perché fa parte della nostra realtà. Per questo, dobbiamo interrogarci sul perché non riusciamo a comunicarlo come valore ai giovani. Certe tragedie non avverrebbero se ci fosse il senso del limite”. A tal proposito, mons. Superbo ha ricordato che “le droghe non sono solo le sostanze che vengono assunte, ma anche le idee che ti portano fuori strada”. Rispondendo alla domanda di un giornalista, il vicepresidente della Cei ha poi cercato di descrivere l’“attesa” dei vescovi per il discorso che Benedetto XVI rivolgerà domani durante l’udienza ai partecipanti alla 58a assemblea generale: “Ci attendiamo il sostegno del Papa alle nostre riflessioni circa l’impegno educativo della comunità cristiana. A tal proposito, vanno ricordati i numerosi interventi del Santo Padre sull’emergenza educativa: si potrebbe ricavare benissimo un progetto, un itinerario educativo”. A servizio dei giovani “nell’umiltà” della vita quotidiana rivedendo i metodi adottati nel passato da famiglie e parrocchie per comunicare loro la fede per trovare nuovo ardore, nuovi linguaggi e nuovi metodi. Così mons. Agostino Superbo, intervenendo alla 58ª assemblea generale della Cei, di cui è vice presidente, in corso in Vaticano, ha ribadito la priorità che i giovani hanno all’interno della Chiesa…Parlando su “Giovani e Vangelo: percorsi di evangelizzazione ed educazione” mons. Superbo ha, da una parte riconosciuto come con il magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI “l’attenzione pastorale ai giovani è stata continua e intensa in tutte le diocesi di Italia” ma dall’altra, ha avvertito dei “cambiamenti rapidi e profondi” che i giovani vivono e che devono rendere “le nostre comunità abili nel passare loro il testimone della fede, segno della centralità di Cristo nella nostra esistenza personale, nelle famiglie e comunità”. Dunque una Chiesa che “va a cercare i giovani” perché “nella situazione attuale non è sufficiente mostrare un volto accogliente che solo pochi possono scorgere” che attiva “alleanze educative consolidate ma anche inedite, radicando il progetto culturale in tutte le realtà pastorali affinché possa costituire una valida guida e supporto dignitoso per l’azione pastorale nell’universo dei giovani”.

L’ondata di nichilismo che “afferma non solo la morte di Dio ma anche la nullità dei valori di riferimento per l’uomo” rende i giovani “particolarmente esposti” facendo diventare la loro età “una stagione a rischio”. E per mons. Agostino Superbo questo rischio porta il nome di emergenze educative come “la cosificazione del corpo, visto come strumento della libertà del godere; il consumo di droghe e alcool, che perso una chiara connessione con situazioni di disagio appare collegarsi alle occasioni ricreative e all’attenuarsi del controllo da parte dei genitori; la dipendenza da internet specie nella comunicazione pornografica; la solitudine dei ragazzi in una famiglia indebolita”. “Linee di insicurezze e di complessità” che, ha affermato oggi il vice presidente della Cei nel suo intervento all’assemblea dei vescovi, trovano ulteriori elementi di debolezza, come attestato anche dai dati dell’Istituto Iard, nel “lavoro, dimensione centrale di vita anche per i giovani, nel tempo libero, nella religiosità frammentata che subisce, nelle scelte concrete, l’influenza dei modelli dominanti al punto da mettere in discussione i principi etici offerti dalla Chiesa e negli atteggiamenti di illegalità e di bullismo”.Urge “un nuovo processo educativo che abiti i luoghi dei giovani specie quando calpestano il terreno del disagio e che sappia colmare i vuoti educativi”.

In questo processo gioca un ruolo fondamentale “la vitalità educativa della comunità” e “il volto missionario della parrocchia”. “Le nuove situazioni economico-sociali e i grandi cambiamenti culturali – ha spiegato mons. Superbo – chiedono alla parrocchia di rivedere se stessa alla luce della missione di tutta la Chiesa. Se prima il territorio viveva all’ombra del campanile oggi è la parrocchia a doversi situare nei territori di vita della gente”. Nonostante possa sembrare che “la civiltà parrocchiale sia lontana da noi – ha detto il vicepresidente della Cei – questo dato non può costituire un invito alla rassegnazione; è la parrocchia che fa propria l’appartenenza a Cristo di tutti coloro che abitano sul territorio”. La parrocchia è chiamata “a costruire canali per istaurare legami caldi di cui l’uomo contemporaneo sente bisogno”. Uno strumento utile è “l’oratorio. Sarebbe bello che tale esperienza educativa raggiungesse quelle parrocchie dove non è mai arrivato”. Altra risorsa di questo processo educativo sono i gruppi, le associazioni e i movimenti chiamati “attraverso relazioni autentiche, quelle preferite dai giovani, a tradurre in modo vivace il cammino dell’iniziazione cristiana”. “Una speciale attenzione – ha auspicato mons. Superbo – dovrà essere sviluppata nei riguardi delle povertà giovanili promuovendo la cultura del lavoro e della solidarietà”.

Ripartire dalle aperture giovanili “per trasformare la pastorale giovanile in pastorale dei giovani” che deve essere “pastorale della comunità. Le avventure solitarie – ha avvertito mons. Superbo – rischiano di portarci indietro”. Serve quindi “ristabilire antiche alleanze e costruirne delle nuove per il futuro dei giovani. La famiglia sarà la nostra prima alleata, per i giovani essa rimane l’unico luogo che dona sicurezza. Poi occorre un patto tra generazioni con educatori, professori, animatori per far crescere personalità serene”. I luoghi della vita sono anche quelli della missione: “scuola, università, mondo del lavoro, impegno sociale e politico”. “La presenza della Chiesa nella scuola si realizza mediante insegnanti di ispirazione cristiana. Quale soggetto sociale nel proprio territorio la Chiesa deve promuovere luoghi dove i giovani sono guidati a riflettere per passare, specie al Sud, dall’assistenzialismo sistematico alla ricerca di nuove forme di rilancio economico. I giovani saranno orientati a conoscere la società politica e civile ed esprimere giudizi cristiani sulla realtà sociale”. “Quando si passa dalla ricchezza alla povertà anche numerica – ha concluso mons. Superbo – è facile cadere nella tentazione di cercare la sicurezza nel piccolo gruppo. E’ allora che bisogna potenziare la capacità di accoglienza e di vicinanza”.

Si è aperta lunedì 26 maggio, alle ore 17 in Vaticano, la 58ª Assemblea Generale della CEI alla quale parteciperà, per la prima volta da vescovo, anche Mons. Armando Trasarti. Nel sito riporteremo giorno per giorno le sintesi dei lavori….Nel corso dei lavori si discuterà di “Giovani e Vangelo: percorsi di evangelizzazione ed educazione”. Poi i vescovi italiani rifletteranno sui vent’anni del nuovo sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica in Italia. Al riguardo, dopo alcune considerazioni sulle prospettive future, si passerà all’approvazione di una Lettera dell’Episcopato. Mercoledì, alle ore 8.30 nella Basilica di San Pietro, si terrà una concelebrazione eucaristica presieduta dal card. Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi. Poi sarà presentato e approvato il Documento comune per una pastorale dei matrimoni tra cattolici e battisti in Italia. Seguiranno alcune determinazioni e comunicazioni in materia giuridico-amministrativa, tra cui la ripartizione e assegnazione delle somme derivanti dall’8 per mille per l’anno 2008. Durante l’Assemblea generale della Cei i vescovi italiani incontreranno papa Benedetto XVI. I lavori assembleari proseguiranno con il punto all’ordine del giorno riguardante la conclusione dell’attività promossa dalla campagna giubilare per la riduzione del debito dei Paesi poveri e la presentazione del documento conclusivo della 45ª Settimana sociale dei cattolici italiani. Saranno, infine, fornite alcune comunicazioni sulle iniziative nell’ambito dell’Agorà dei giovani italiani in vista della XXIII Giornata mondiale della gioventù (Sydney, 15-20 luglio 2008), sul 25° Congresso Eucaristico nazionale (Ancona, 4-11 settembre 2011), sui quindici anni di rilevazione dei dati sugli alunni avvalentisi e sui docenti in merito all’Insegnamento della religione cattolica e un aggiornamento della ricerca sulla demografia del clero italiano e alcuni dati sulla situazione socio-religiosa in Italia. Inoltre verranno date alcune informazioni sulle iniziative nell’ambito delle comunicazioni sociali, sull’Unione Europea e l’impegno delle Chiese, con particolare riguardo all’azione della Comece, sulla Caritas Italiana, sulla Fondazione Migrantes, sulla Fondazione Missio, sulla Giornata per la Carità del Papa. Da ultimo, verrà presentato e approvato il calendario delle attività della Conferenza Episcopale Italiana per l’anno pastorale 2008-2009.

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