“Camminate come se vedeste l’invisibile, coltivando sempre l’impegno di diventare maestri di interiorità, guide spirituali per l’uomo smarrito ed incerto del nostro tempo, perché il talento più prezioso del vostro animo è lo Spirito di Dio. Contemplate la vostra vita con gratitudine e saprete spendervi con gratuità”. Con queste parole il Vescovo Trasarti si è rivolto… lunedì 2 febbraio alle consacrate e ai consacrati presso la Cattedrale di Fano. “Prima di pensare di essere noi a dare qualcosa a Dio, riconosciamo che Dio ha dato tutto a noi. Non possiamo illuderci di essere noi i primi nell’amore. Anche voi, consacrati – ha evidenziato Trasarti – vi siete lasciati prendere e afferrare e siete stati da Lui benedetti; vi lasciate continuamente spezzare per essere dati in dono d’amore a tutti coloro a cui siete mandati in missione”. Diversi sono le strutture presenti in Diocesi che vedono le consacrate impegnate nell’ambito della scuola, dell’assistenza ai malati e dei sacerdoti anziani, come la Casa del Clero “Costanzo Micci” per i sacerdoti in riposo della Diocesi. “Permettetemi infine – ha concluso il vescovo di Fano – nel dire la mia gratitudine, anche a nome di tutta la comunità diocesana, perché voi ci siete e per quello che voi siete. Certo, vi dico grazie per quello che fate, perché fate tantissimo e molto bene. Ma prima del vostro “servire”, viene il vostro “essere”, l’essere segno dell’assoluto del regno di Dio, l’essere segno del suo primato al di là e al di sopra di tutte le urgenze, segno del suo “debole” per i figli più deboli. Nella Vita consacrata infatti l’essere-segno precede il servizio che si attua nelle tante opere a favore dei poveri”.
omelia-giornata-vita-consacrata-2009.doc
omelia-giornata-vita-consacrata-2009.pdf