Mons. Crociata Segretario Generale CEI a Radio Vaticana su Eluana Englaro: "Sta maturando una “coscienza collettiva"

“La notizia che è cominciato il cosiddetto protocollo per ridurre i livelli di alimentazione di Eluana dice che è iniziato un processo di morte”. E’ quanto ha affermato oggi mons. Mariano Crociata, segretario della Cei, in un’intervista a Radio Vaticana. “Mi sembra giusto sottolineare – ha aggiunto – che tutti gli sforzi che legittimamente è possibile compiere…, e si stanno compiendo per arrestare questo processo in tempo utile, vanno salutati positivamente”. Mons. Crociata ha ribadito che sono “in gioco” la vita di una persona e insieme, “l’ingresso nel nostro ordinamento e nel sistema sanitario e sociale della possibilità di porre termine alla vita di una persona privandola di cibo e di acqua”. “Credo di poter dire – ha poi sottolineato il segretario generale della Cei – che nel dibattito che si è innescato e si è surriscaldato in questi giorni possiamo constatare come ci sia una sorta di maturazione della coscienza collettiva. Ed è questo forse il dato su cui bisogna insistere e su cui bisogna impegnarsi, perché ci sono delle ragioni che ci portano a promuovere il valore della vita e tutto ciò che essa significa”. Ha quindi ribadito che nella vicenda non c’è stata alcuna ingerenza della Chiesa: “il nostro compito – ha detto – è soltanto quello di condividere valori, cultura, sensibilità per il bene del Paese, per il bene di tutti i cittadini”.