P. La Manna, gesuita: “Dal caso di Rosarno ripensare subito politiche d’immigrazione”

Il Centro Astalli (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati) esprime, attraverso le parole del suo presidente Padre Giovanni La Manna, tristezza e preoccupazione per i fatti di Rosarno. “È la disperazione, la privazione di tutto, in particolare dei diritti umani fondamentali che spinge l’uomo a gesti estremi”, con queste parole La Manna commenta i fatti delle ultime ore.
“La speranza è che questa volta si vada oltre l’increscioso episodio e le istituzioni affrontino il complesso problema dei lavoratori stagionali nel sud dell’Italia: immigrati che vivono in condizioni estreme, sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli e senza rispetto dei loro diritti”- continua La Manna. Sono giovani uomini in fuga da paesi come Togo, Congo, Costa d’Avorio: luoghi in cui miseria, guerra, regimi dittatoriali costringono a rischiare la vita nel Mediterraneo e ad accettare condizioni di vita degradanti in Italia.
La loro disperazione li fa divenire, nelle nostre regioni, forza lavoro da usare senza riguardo alcuno per la loro dignità. Padre La Manna auspica infine che “il triste episodio di Rosarno possa mettere in luce l’urgenza di ripensare le attuali politiche sull’immigrazione senza derogare mai alla tutela dei diritti umani di ogni individuo”.Ufficio stampa: Donatella Parisi – Fondazione Centro Astalli: 0669925099 – astalli@jrs.net