Scuola di pace. Secondo incontro sabato 30 gennaio. Relatore don Salvoldi

– sabato 30 gennaio “Teologia della nonviolenza: Bernard Haring e madre Teresa di Calcutta” raccontati dal prof. Don Valentino Salvoldi, già docente di filosofia e teologia morale all’Accademia Alfonsiana in Roma e in varie facoltà teologiche dell’Africa, America Latina e Asia, incaricato dalla Santa Sede (Propaganda Fide) per la formazione del clero delle giovani Chiese. Don Valentino è stato discepolo di Bernard Haring, il più grande teologo morale del secolo scorso, ed ha incontrato più volte Madre Teresa nel suo peregrinare sulle strade del Sud del Mondo. ore 16:30 presso il Centro Pastorale Diocesano, in Via Roma 118, la Scuola di pace di Fano, giunta al settimo anno e organizzata dalla Caritas diocesana col sostegno di numerose associazioni, fra le quali Azione Cattolica Diocesana, Associazione Banca del Gratuito, Associazione Un mondo a quadretti, Associazione La Famiglia, A.Ge., L’Africa chiama, Circolo Culturale Bianchini, Iscoop, MIR Movimento Internazionale della Riconciliazione, Rete Lilliput, Volontari nella solidarietà, L’Alveare, Ufficio Diocesano della Pastorale sociale e del lavoro.
La Scuola, nata per dare continuità all’impegno per la pace incoraggiato e sostenuto anche dagli interventi forti e profetici di Giovanni Paolo II°, si rivolge ai giovani (per quelli delle scuole superiori c’è anche il credito formativo), agli insegnanti in genere, e in particolare a quelli di religione, che vogliono inserire sempre più queste tematiche all’interno del loro insegnamento, ai cristiani, che dopo secoli di oblio con la Pacem in Terris di Papa Giovanni XXIII hanno riscoperto che non ci sono guerre giuste (“è alieno dalla ragione pensare che nell’era atomica la guerra possa essere utilizzata come strumento di giustizia”), ai cittadini in genere che vogliono costruire un mondo più giusto.
Si comincia con Padre Adriano Sella, missionario di Vicenza,che ha lavorato per molti anni in Amazzonia (Brasile), dove è stato coordinatore della Commissione Giustizia e Pace e della Pastorali Sociali della Conferenza Episcopale del Nord II del Brasile, accompagnando e sostenendo anche l’impegno dei movimenti sociali. A Vicenza ha promosso nel 1995 il Movimento Gocce di Giustizia che ha come impegno “creare una cultura di giustizia”. È scrittore di molti libri e articoli, in Italia e anche in Brasile. Tra gli ultimi: Una Solidarietà intelligente, Editrice Dehoniane; la Miniguida dei Novi Stili di Vita, Editrice Monti; Per una Chiesa del Regno, nuove pratiche per riportare il cristianesimo all’essenziale, editrice EMI. Dal 2003 vive e lavora in Italia nella promozione dei nuovi stili di vita. Attualmente si trova a Padova come missionario del Creato, coordinando la Commissione Nuovi Stili di Vita della Pastorale Sociale e del Lavoro e anche la Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita. La sua relazione, “La nonviolenza nel quotidiano: stili di vita per una cultura di giustizia” affronterà questioni quantomai attuali riprese abbondantemente anche da Papa Benedetto XVI nel suo bellissimo Messaggio per la giornata Mondiale della Pace “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”. Ha scritto il Papa: “Come rimanere indifferenti di fronte alle problematiche che derivano da fenomeni quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttività di vaste aree agricole, l’inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere, la perdita della biodiversità, l’aumento di eventi naturali estremi, il disboscamento delle aree equatoriali e tropicali? …7Purtroppo, si deve constatare che una moltitudine di persone, in diversi Paesi e regioni del pianeta, sperimenta crescenti difficoltà a causa della negligenza o del rifiuto, da parte di tanti, di esercitare un governo responsabile sull’ambiente. Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ricordato che «Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene all’uso di tutti gli uomini e di tutti i popoli». L’eredità del creato appartiene, pertanto, all’intera umanità. Invece, l’attuale ritmo di sfruttamento mette seriamente in pericolo la disponibilità di alcune risorse naturali non solo per la generazione presente, ma soprattutto per quelle future. Non è difficile allora costatare che il degrado ambientale è spesso il risultato della mancanza di progetti politici lungimiranti o del perseguimento di miopi interessi economici, che si trasformano, purtroppo, in una seria minaccia per il creato. … è necessario che le società tecnologicamente avanzate siano disposte a favorire comportamenti improntati alla sobrietà, diminuendo il proprio fabbisogno di energia e migliorando le condizioni del suo utilizzo. Al tempo stesso, occorre promuovere la ricerca e l’applicazione di energie di minore impatto ambientale e la «ridistribuzione planetaria delle risorse energetiche, in modo che anche i Paesi che ne sono privi possano accedervi». La crisi ecologica, dunque, offre una storica opportunità per elaborare una risposta collettiva volta a convertire il modello di sviluppo globale in una direzione più rispettosa nei confronti del creato e di uno sviluppo umano integrale.

La Scuola di pace proseguirà con questo calendario:

sabato 30 gennaio “Teologia della nonviolenza: Bernard Haring e madre Teresa di Calcutta” raccontati dal prof. Don Valentino Salvoldi, già docente di filosofia e teologia morale all’Accademia Alfonsiana in Roma e in varie facoltà teologiche dell’Africa, America Latina e Asia, incaricato dalla Santa Sede (Propaganda Fide) per la formazione del clero delle giovani Chiese. Don Valentino è stato discepolo di Bernard Haring, il più grande teologo morale del secolo scorso, ed ha incontrato più volte Madre Teresa nel suo peregrinare sulle strade del Sud del Mondo.
sabato 13 febbraio “Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato” alla luce della Caritas in Veritate, relatore Padre Natale Brescianini Priore della Comunità monastica di Montegiove, membro della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita,
sabato 20 febbraio Anselmo Palini, docente, saggista, autore del libro “Primo Mazzolari, un uomo libero (AVE, Roma, 2009) ci narrerà la figura di don Primo Mazzolari, un prete scomodo che fu il precursore dell’impegno per la pace dei cattolici col suo famoso libro “Tu non uccidere” scritto nel 1955. Don Primo fu molto amato da Papa Giovanni, che nel 1963 scrisse l’enciclica più bella e avanzata sul tema della pace, la “Pacem in Terris”. Paolo VI disse di don Mazzolari: “Hanno detto che non abbiamo voluto bene a don Primo. Non è vero. Anche noi gli abbiamo voluto bene. Ma voi sapete come andavano le cose. Lui aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto noi. Questo è il destino dei profeti”.
Se l’annuncio del Vangelo è annuncio di pace, come dice il monaco Enzo Bianchi, quale migliore occasione della scuola di pace per arricchire la propria formazione sociale e di fede e per far si che le tematiche della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato entrino sempre più nella normale pastorale dei giovani e dei cristiani consapevoli?

Luciano Benini
Responsabile della Scuola di Pace di Fano
luciano.benini@tin.it