“Le omelie sono belle se parlano di Cristo” Il Papa rivolge un invito nell’anno sacerdotale

omelia.jpg“In quest’anno sacerdotale, preghiamo perché i sacerdoti e i diaconi svolgano con sollecitudine questo ministero di annuncio e attualizzazione della Parola di Dio ai fedeli, soprattutto attraverso le omelie liturgiche”. Con queste parole il… Papa ha concluso la catechesi dell’udienza generale di mercoledì, dedicata alla figura di san’Antonio da Padova. In particolare, Benedetto XVI ha auspicato che le omelie siano “una presentazione efficace dell’eterna bellezza di Cristo, proprio come Antonio raccomandava”. “Possa Antonio di Padova, tanto venerato dai fedeli, intercedere per la Chiesa intera, e soprattutto per coloro che si dedicano alla predicazione”, la preghiera del Santo Padre, che ha auspicato che questi ultimi, “traendo ispirazione dal suo esempio, abbiano cura di unire solida e sana dottrina, pietà sincera e fervorosa, incisività nella comunicazione”. Tra i “tratti specifici della teologia francescana” insegnata da Antonio, la preghiera come “un rapporto di amore” con il Signore, che crea “una gioia ineffabile” e “ha bisogno di un’atmosfera di silenzio che non coincide con il distacco dal rumore esterno, ma è esperienza interiore, che mira a rimuovere le distrazioni provocate dalle preoccupazioni dell’anima”. C’è poi il “ruolo assegnato all’amore divino, che entra nella sfera degli affetti, della volontà, del cuore”, e da cui “sgorga una conoscenza spirituale, che sorpassa ogni conoscenza”.