La parrocchia di Saltara dichiara aperto l’Anno Giubilare Celestiniano. A settembre l’urna direttamente dall’Aquila

A ottocento anni dalla sua nascita la vicenda di San Pietro Celestino, meglio conosciuto col nome apostolico di Celestino V , torna di grande
attualità. Il 2010 è stato infatti proclamato dalle autorità episcopali dell’Abruzzo e del Molise “Anno Giubilare Celestiniano”. Al fine di rileggere, con la mente… sgombra da pregiudizi, l’avventura terrena di questo Pontefice molto discusso e di coglierne soprattutto la profonda modernità del messaggio evangelico.
Dalla basilica di Collemaggio in quel dell’Aquila, dove sono custodite le sue spoglie, arriva un richiamo molto forte che invita sì i fedeli ad accorrere per l’abituale rito della “Perdonanza” ma anche a riflettere, in questa ricorrenza molto speciale, su tematiche quali la vocazione universale alla santità, la riscoperta
della bellezza della natura intesa come dono di Dio, la ricerca dell’Onnipotente attraverso la contemplazione o, infine, il coraggio della rinuncia al potere essendo proprio Celestino V passato alla storia come il Papa del “gran rifiuto”. Dalle nostre parti, anche se forse non molti ne sono a conoscenza, fin dal 1500 era operante un convento di frati, con molta probabilità fatti proseliti proprio dal santo eremita, che avevano fondato il monastero di San Pietro sulle colline del piccolo borgo di Saltara. Nei rari documenti storici del tempo si trova testimonianza di ciò quando viene fatto riferimento all’anno 1652 come a quello della tentata annessione da parte dell’abbazia di Cesena, o quando viene menzionato il 1794 per ricordare una aperta lamentela popolare circa l’esiguità del numero di monaci che vi
trovavano ospitalità. Quel monastero venne poi trasformato nel tempo nella attuale parrocchiale saltarese, per l’appunto intitolata a questo grande santo. Chi oggi la visita può ammirare nel suo altare maggiore una pala che lo ritrae nelle vesti di successore di un altro Pietro, chiamato a suo tempo a gettare le basi della chiesa cattolica. E’ soprattutto per questo che, nell’ambito delle iniziative promosse in questa particolare occasione, si inserisce un ricco calendario di incontri che si terranno nel piccolo centro malatestiano (si veda il programma a lato) volti a focalizzare, grazie all’intervento di studiosi ed esperti di insigne fama, la figura del santo molisano trattandone anche gli aspetti meno conosciuti. Al primo di questi incontri, che si terrà venerdì 12 marzo, a Saltara, nella ex Chiesa della Fonte, interverrà uno storico celestiniano di indubbio valore quale il Prof. Filippo Pece. Proveniente da Campobasso questi si è avvicinato a Celestino unicamente per passione e curiosità personale; a lui è dovuta la pubblicazione “il Molise di Celestino V” (2005), una delle trattazioni più conosciute ed originali sulla vita dell’unico Papa che si sia volontariamente allontanato dall’incarico e sul tempo e i luoghi in cui questa venne consumata. Come si può vedere nel programma è incluso anche un pellegrinaggio a L’Aquila per il 29 agosto, giorno della “Perdonanza”. Infine vale la pena di ricordare che è stata avanzata, per iniziativa del parroco che domenica 21 febbraio ha dichiarato ufficialmente aperto “l’Anno Giubilare” anche nella parrocchia di San Giovanni Apostolo, la richiesta di poter ospitare, seppure per un periodo di tempo limitato, l’urna di Celestino. Affinché possa essere ammirata da vicino da parte dei fedeli saltaresi e di quanti altri volessero rendergli omaggio.a cura di Piergiorgio Muratori (comunità di Saltara)