Gli Istituti Superiori di Scienze Religiose puntino alla formazione dei giovani

giovani2.jpgChe cosa contraddistingue gli Issr dagli altri percorsi di formazione teologica? La presenza dei laici, che costituisce “la quasi totalità” dei partecipanti. Lo ha detto mons. Andrea Toniolo, preside della Facoltà teologica del Triveneto, intervenendo al Convegno Cei sul “cammino” degli Istituti superiori di scienze religiose… (Issr), in corso a Roma fino a domani. “Puntare sulla formazione di generazioni di giovani che – al pari degli altri ambienti universitari – si dedicano a tempo pieno allo studio teologico, per le nuove professioni”. Questo, secondo il relatore, uno degli obiettivi prioritari per i nuovi Issr, in cui è presenti anche “una fetta molto consistente di adulti che frequentano per l’aggiornamento personale”. Per mons. Toniolo, inoltre, “la questione del qualità e del livello accademico dei nostri Issr, come delle Facoltà teologiche, è connessa strettamente alla questione urgente del riconoscimento civile dei titoli”, senza il quale “non possiamo pretendere ed esigere un’adeguata qualità accademica, non possiamo portare alla laurea centinaia, migliaia di studenti il cui titolo non riconosciuto civilmente”.