Domenica 19 dicembre, assieme a don Marco Presciutti e don Piergiorgio Sanchioni, direttore quest”ultimo dell’Ufficio pastorale per i problemi sociali e del lavoro, il vescovo Armando Trasarti ha aperto questo consuetudinario appuntamento con le delegazioni politiche dei 22 comuni presenti nel territorio diocesano, oltre ai rappresentanti della Regione Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino. Il filo conduttore di questi incontro, ripreso anche quest’anno, è stato il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, che sta sempre più prendendo piede all’interno delle varie esperienze di amministrazione pubblica. «In un momento come questo, in cui si riaccende una luce sul futuro, cercate di non umiliare la speranza – ha detto monsignor Trasarti anticipando un concetto espresso nel messaggio alla città di Fano che sarà pubblicato a breve –, specialmente quando, in prossimità di una nuova epoca di benessere, si allarga il divario con la povertà dei soggetti più deboli». Per far questo occorre ritornare al tanto vecchio, quanto attuale, concetto di bene comune, realizzando il quale si giunge alla pienezza dell’agire sociale. Diventa quindi di primaria importanza superare i propri egoismi, coltivando una seria remissione umana, vera misura dell’etica personale, oltre di quella pubblica. L’attenzione al bene altrui non può dunque essere parzializzata, ma curata come si fa per sé e per il proprio bene.
M.I.