Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo della diocesi Orvieto-Todi, si è dimesso. Le sue dimissioni sono state accettate dal Papa. E’ questa la conclusione, amara, di una vicenda che ha preso avvio il 30 novembre scorso, subito dopo il suicidio del diacono, Luca Seidita, che si è tolto la vita gettandosi dalla rupe di Orvieto. La Santa Sede ha affidato a Mons. Giovanni Marra la diocesi, in attesa della nomina del nuovo Vescovo. Mons. Marra è stato l’Arcivescovo della diocesi di Messina.
Incontrando i fedeli a Todi, questa mattina, Mons. Scanavino, ha accuratamente evitato qualsiai accenno polemico con le gerarchie vaticane. Si è limitato a sottolineare che tutta la vicenda che ha visto coinvolto il diacono Luca Seidita gli ha suscitato ” tante perplessità “. Mons. Scanavino ha fatto riferimento alle ” divisioni ” che lacerano la diocesi di Orvieto-Todi . ” Una cancro che bisogna curare, anche con il bisturi. Bisogna superare le divisioni e ritrovare la comunione. C’è bisogno di una unità più vera. Riconosco che non sono stato capace di curare questo aspetto legato alle divisioni ” , ha aggiunto Mons. Scanavino. ” Dopo la tragica morte di don Luca sono state dette e scritte tante cose. E’ per fare chiarezza su tutto che mi sono rimesso alle decisioni del Santo Padre, rappresentandogli l’intera vicenda, nel segno dell’obbedienza ” , ha precisato Mons. Scanavino.
Alcuni fedeli hanno esposto striscioni in segno di solidarietà, all’ormai loro ex Vescovo. In uno di questi c’era scritto : ” obbediamo ma ti amiamo ” .
Mons Scanavino ha annunciato che intende rimanere a vivere in Umbria, tra i padri agostiniani dai quali proviene.