Carissimi Sacerdoti, Diaconi, Religiosi e Religiose e Fedeli tutti, il Santo Padre Benedetto XVI mi ha scelto come Vostro Arcivescovo. La cosa mi emoziona, mi confonde, ma mi riempie anche di gioia. Il mio primo pensiero va al caro Arcivescovo S.E. Reverendissima Mons. Francesco Marinelli che conosco da tempo e che vi ha servito dal 2000. Ho potuto sentire la sua gioia e soddisfazione all’annuncio che io sarei stato il suo successore. Lo accompagnamo con l’affetto, preghiera e gratitudine. Oggi è la Solennità del Sacro Cuore: quale bella coincidenza per scrivervi il mio primo saluto! Il Sacro Cuore di Gesù è il segno dell’amore che il Padre ha per noi. Dio è amore e ci vuole bene. Il Vescovo, come prima cosa, deve essere messaggero di questo amore; questo mi propongo. Vorrei essere uno strumento che facilita il Vostro incontro con Lui, che vi dice la Sua presenza e la Sua visita.
Il giorno 29 giugno mi trovavo nella Basilica di San Pietro per la Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Si festeggiavano anche i sessanta anni di sacerdozio del Papa e la consegna del pallio a quaranta Arcivescovi di tutto il mondo. Per me pensare di essere chiamato a diventare successore degli Apostoli, di entrare a far parte del Collegio Apostolico è stato motivo di grande preghiera e di sentimenti molto forti e profondi. Questa è la cosa più importante che devo portarvi: la presenza dell’Apostolo, cioè la certezza che la vostra, la nostra Chiesa di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado è in comunione con il Successore di Pietro e con tutta la Chiesa, di oggi e di tutti i tempi, fino agli Apostoli. Dalla Terra Santa gli Apostoli sono partiti per evangelizzare tutto il mondo: per me sarà come sentirmi dire: “Vai nella Diocesi che ti affido: evangelizza, ama, servi”.
Carissimi, vengo da voi con trepidazione e con fiducia. Vengo a vivere la fede con voi e cercherò di fare il Vescovo per voi. Porto con me ciò che il Signore ha potuto realizzare in me nei 64 anni di vita e che conoscerete a poco a poco: alla luce della Provvidenza devo pensare che il Signore mi ha fatto crescere pensando a voi. Spero di darvi tutto me stesso con generosità. Porto anche i miei limiti, che vi chiederanno di avere pazienza con me.
Pregate per me. Io prego per voi. Oggi è la Giornata Mondiale della Santificazione Sacerdotale: dei Sacerdoti mi voglio ricordare in modo speciale, affinché si possa creare fra me e loro un vero e sincero affiatamento per il bene di tutte le comunità.
Mando un saluto a tutti, ai piccoli e ai grandi, ai giovani e agli anziani, a coloro che vivono in difficoltà o per il lavoro o per la malattia, alle famiglie e a coloro che operano per il bene pubblico. Non vorrei dimenticare nessuno.
La Madonna ci assista.
Vi benedico tutti.
Giovanni Tani, vostro arcivescovo eletto