Lunedì 17 ottobre si è tenuto ad Orciano il primo incontro di Formazione e Lectio del Vescovo agli Operatori pastorali, tema della prima serata la Grazia divina a partire dalla conversione di S. Paolo.
Il Dio della creazione si è manifestato a San Paolo sotto forma di una grande luce, simbolo di una nuova creazione, del passaggio dalla morte alla vita, dalla notte al giorno. Dobbiamo predicare il Dio della grazia – ha detto il Vescovo agli operatori pastorali – un Dio pazzo d’amore che ci ha amati gratis. Il Dio della luce affida a Paolo un incarico :”ti mando ad aprire loro gli occhi perché passino dalle tenebre alla luce”, la fede non è sforzo ma grazia, creazione nuova. Tre le domande che Mons. Trasarti ha posto all’assemblea proseguendo la riflessione: da quali tenebre è uscito l’Apostolo delle genti ? Verso quale direzione Dio lo ha condotto ? Come è avvenuta la sua Pasqua ?. Paolo è stato raggiunto dalla Parola di Dio quando era ancora un ebreo osservante, figlio di ebrei, irreprensibile, circonciso e persecutore della chiesa, un uomo che riponeva la sua fede nell’osservanza della legge e nell’appartenenza esteriore, un uomo moralmente pulito e giusto secondo la legge. Il Signore però nel manifestarsi a Lui gli fa considerare niente tutta la sua osservanza, Dio non si compra con i ricatti, per aver osservato le regole ma si incontra per grazia. Paolo in questo incontro cade a terra, si abbassa e la voce di Dio gli dice di alzarsi dopo averlo illuminato. Dall’esperienza Paolina emerge chiaramente come la fede è esperienza di grazia, di amore gratuito che salva.
(continua con un servizio sul prossimo numero de Il Nuovo Amico)