Messaggio della Diocesi al Presidente dell’Associazione Cittadini Senegalesi, Sig. Mendy Salimousse, in Fano

La Diocesi di Fano, guidata dal Vescovo Trasarti, le 74 le parrocchie sparse nel territorio, tutti gli uffici diocesani, in modo particolare la Caritas Diocesana e tutte le strutture di accoglienza sentendoci fortemente colpiti nella dignità dopo il gravissimo atto di violenza verso i due senegalesi uccisi nella città di Firenze, nel rispetto della vita, della cultura dei popoli emigrati nel territorio diocesano, invia un caloroso e solidale abbraccio al Presidente dell’Associazione Cittadini Senegalesi, Sig. Mendy Salimousse che vive in Fano. Con oltre duecento presenze di cittadini senegalesi nella città e paesi limitrofi, la Chiesa diocesana di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola si unisce alla Chiesa di Firenze per esprimere tutto lo sdegno e lo sgomento che la follia omicida ha colpito due nostri fratelli. A Lei Signor Presidente la nostra vicinanza sincera, pregandola di estenderla a tutti gli uomini, le donne, i bambini dell’Associazione Senegalese da Lei presieduta.

Auspichiamo che si continui a coltivare e a rafforzare, nella Regione, nella Provincia, nella città di Fano e nell’intero territorio diocesano, una politica dell’integrazione e della convivenza, sapendo smorzare sul nascere i focolai di paure che si moltiplicano nelle persone, solo per la paura dello straniero. Non si dimentichi che tanti nostri antenati, genitori, parenti, amici sono emigrati in altri paesi per trovare un posto di lavoro dignitoso, una sicurezza di vita basata sulla convivenza civile.
Pertanto, credenti e non credenti, impegniamoci a costruire reti e alleanze educative per aiutare l’incontro, il rispetto della legalità, la mediazione di conflitti che nascono purtroppo anche dall’incapacità di curare l’incontro tra culture e storie diverse.

Fano e tutti i paesi della Diocesi devono saper maturare cammini e percorsi di conoscenza concreta di altri popoli, partendo in modo particolare, dal mondo della scuola e del lavoro, dove il compagno di studi, il collega in ufficio e in fabbrica arriva da un altro paese e in essi riscontriamo serietà, onestà, correttezza. Se Firenze non dovrà mai rispondere alla violenza ricevuta con altra violenza (come anche nel recente caso di Torino) così Fano e i paesi tutti della Diocesi, specie le giovani generazioni sull’esempio degli adulti, crescano in quel terreno comune dove la pace, la reciproca conoscenza porta ogni cittadino a guardarsi anche con più umiltà e verità.

Ufficio Comunicazioni Sociali