“Sinceramente mi fa piacere vedervi così numerosi, in particolare in questi momenti difficili – ha sottolineato il sindaco Aguzzi rivolgendosi ad assessori e dipendenti. Inqueste feste cerchiamo di aiutare chi ha bisogno. Noi dobbiamo essere i primi a porci a sevizio degli altri. I prossimi mesi dovremo cercare ancora di più di fare squadra. Ci sono in scadenza a marzo a Fano molte casse
integrazioni. Le amministrazioni locali sono in prima linea a far fronte alle esigenze di questo periodo. Noi cercheremo di fare del nostro meglio”.”Gli impiegati comunali sono i più vicini al territorio”. Mons. Trasarti ha posto attenzione ai tanti immigrati presenti nel nostro territorio che stanno vivendo momenti difficili a causa della cassa integrazione o la perdita di lavoro.”Vi auguro di snellire un po’ il palazzo – ha affermato il Vescovo – soprattutto dove il lavoro aspetta. Sbrigarsi a ristrutturare dove c’è bisogno. Dove è possibile per voi cercate di sdoganare. Vi auguro di voler bene alla città – ha proseguito Mons. Trasarti- in particolare alla classe operaia che sta vivendo momenti molto difficili, stando ai dati della Caritas. La card Caritas ci ha permesso di venire in aiuto di molte famiglie.L’augurio che faccio tra il laico e religioso è contenuto nel messaggio che ho inviato alla città. Mi vorrei soffermare su alcuni punti: quante fughe dalla vita ci sono nel nostro territorio dettati da malesseri invisibili e laceranti, quanti disagi nelle nostre famiglie per il lavoro che manca o per l’amore che muore, quanti i giovani che vedono allungarsi itempi del precariato, quante notte cariche di scoramento e di malattie”. Il Vescovo ha concluso leggendo un brano tratto da “Timore e tremore” di Kierkeghard.
Enrica Papetti