Novanta anni fa, esattamente il 16 dicembre 1922, la nobildonna Luisa Palazzi Gisberti vedova del dottor Luigi Zavarise, non avendo figli, apriva le porte… dell’antico palazzo di via Arco d’Augusto a quattro bambine sordomute e una cieca. Il piccolo gruppo di ospiti era affidato alle cure di suor Clelia Colombo e di altre suore, inviate dal canonico Don Pietro Bonilli che a Spoleto aveva fondato le Suore della Sacra Famiglia particolarmente impegnate nell’educazione delle bambine prive della vista e dell’udito. La preparazione specifica e l’impegno amorevole delle suore della Sacra Famiglia iniziarono a produrre frutti meravigliosi tra le piccole alunne alle quali insegnavano a leggere in braille se cieche o a pronunciare le parole se sordomute. La città di Fano accolse con amore la nuova istituzione, specie dopo la morte della signora Luisa Palazzi Zavarise avvenuta il lO aprile 1926. Tra chi prese a cuore la comunità delle bambine e delle loro educatrici fu monsignor Ettore Castelli rettore del Seminario Regionale che da allora trasmise il suo paterno amore ai propri parenti che lungo i successivi decenni si sono prodigati per l’istituto fanese. Ma il terremoto che il 30 ottobre 1930 colpva il territorio che va da Senigallia a Fano non risparmiò l’antica dimora dei Palazzi, così le oltre trenta giovani ospiti e le suore furono dapprima accolte dalle Maestre Pie Venerini, poi trovarono alloggio presso un’ala del Seminario Diocesano finché la loro casa non fosse restaurata. Sorse allora il desiderio di una specifica costruzione edilizia che in breve venne realizzata con il sostegno economico di tanti benefattori, tra cui Pio XI, inons. Castelli e i suoi parenti, il vescovo di Fano Giustino Sanchini. il nuovo Istituto Palazzi Zavarise fu inaugurato nel giugno 1934.
Aumentando ancora il numero delle ospiti si profilò la necessità di ampliare la casa, a questa esigenza provvide il commendator Lamberto Adanti che si fece carico della costruzione di una nuova ala inaugurata il 6 giugno 1942, ma che il generoso benefattore fanese non poté vedere perché deceduto nel gennaio precedente. Le vicende belliche costrinsero anche le piccole cieche e sordomute a sfollare dapprima nella casa estiva sulla collina di Rosciano, ereditata dalla stessa fondatrice Luisa Palazzi Zavarise, poi presso l’asilo di San Giorgio di Pesaro retto dalle suore della
Sacra Famiglia.
Per ricordare i 90 anni dell’Istituto, la scorsa domenica 16 settembre è stata organizzata una giornata dei ricordi, voluta da alcune ex-alunne. Si sono ritrovati insieme un centinaio di persone, donne e uomini, le piccole ospiti ormai adulte (tra cui la più anziana con i suoi 93 anni d’età) ed ex-alunni dell’Istituto che dalle suore della Sacra Famiglia hanno imparato ad esprimersi correntemente raggiungendo l’autonomia della comunicazione che ha permesso loro una attività professionale e per alcune la realizzazione di una vita affettiva con il matrimonio. Una giornata di grandi emozioni nel ritrovarsi negli ambienti che ha visto il maturarsi delle loro persone, una festa gioiosa nell’incontrarsi da strade e luoghi diversi, la celebrazione della messa per un ringraziamento a Dio, alla Sacra Famiglia di Nazaret, a Luisa Palazzi Zavarise, a Lamberto Adanti, ai Castelli e soprattutto al beato Pietro Bonilli e alle sue suore, a quelle presenti per quelle che ora in cielo godono della ricompensa riservata agli operatori di bene. Una mostra fotografica preparata con somma cura da ex-alunne ha permesso di ricostruire la storia dell’Istituto e di ripercorrere gli annidella fanciullezza di numerose ospiti. Anche se per disposizioni ministeriali l’Istituto Palazzi Zavarise non svolge più la specifica attività per la quale era sorto, rimane l’operosa presenza delle suore della Sacra Famiglia in campo educativo con la scuola dell’ infanzia paritaria e nell’ ambito formativo cristiano della parrocchia.
dalla relazione dell’ex-alunna Loretta Ciotti
Ormai 90 anni fa, esattamente il 16 dicembre 1922, la nobildonna Luisa Palazzi Gisberti
vedova del dottor Luigi Zavarise, non avendo figli, apriva le porte dell’antico palazzo di via Arco
d’Augusto a quattro bambine sordomute e una cieca. Il piccolo gruppo di ospiti era affidato alle
cure di suor Clelia Colombo e di altre suore, inviate dal canonico Don Pietro Bonilli che a Spoleto
aveva fondato le Suore della Sacra Famiglia particolarmente impegnate nell’educazione delle
bambine prive della vista e dell’udito. La preparazione specifica e l’impegno amorevole delle suore
della Sacra Famiglia iniziarono a produrre frutti meravigliosi tra le piccole alunne alle quali
insegnavano a leggere in braille se cieche o a pronunciare le parole se sordomute.
La città di Fano accolse con amore la nuova istituzione, specie dopo la morte della signora Luisa
Palazzi Zavarise avvenuta il lO aprile 1926. Tra chi prese a cuore la comunità delle bambine e delle
loro educatrici fu monsignor Ettore Castelli rettore del Seminario Regionale che da allora trasmise il
suo paterno amore ai propri parenti che lungo i successivi decenni si sono prodigati per l’istituto
fanese. Ma il terremoto che il 30 ottobre 1930 colpva il territorio che va da Senigallia a Fano non
risparmiò l’antica dimora dei Palazzi, così le oltre trenta giovani ospiti e le suore furono dapprima
accolte dalle Maestre Pie Venerini, poi trovarono alloggio presso un’ala del Seminario Diocesano
finché la loro casa non fosse restaurata.
Sorse allora il desiderio di una specifica costruzione edilizia che in breve venne realizzata con il
sostegno economico di tanti benefattori, tra cui Pio XI, inons. Castelli e i suoi parenti, il vescovo di
Fano Giustino Sanchini. il nuovo Istituto Palazzi Zavarise fu inaugurato nel giugno 1934.
Aumentando ancora il numero delle ospiti si profilò la necessità di ampliare la casa, a questa
esigenza provvide il commendator Lamberto Adanti che si fece carico della costruzione di una
nuova ala inaugurata il 6 giugno 1942, ma che il generoso benefattore fanese non poté vedere
perché deceduto nel gennaio precedente. Le vicende belliche costrinsero anche le piccole cieche e
sordomute a sfollare dapprima nella casa estiva sulla collina di Rosciano, ereditata dalla stessa
fondatrice Luisa Palazzi Zavarise, poi presso l’asilo di San Giorgio di Pesaro retto dalle suore della
Sacra Famiglia.
Per ricordare i 90 anni dell’Istituto, la scorsa domenica 16 settembre è stata organizzata una
giornata dei ricordi, voluta da alcune ex-alunne. Si sono ritrovati insieme un centinaio di persone,
donne e uomini, le piccole ospiti ormai adulte (tra cui la più anziana con i suoi 93 anni d’età) ed ex-
alunni dell’Istituto che dalle suore della Sacra Famiglia hanno imparato ad esprimersi
correntemente raggiungendo l’autonomia della comunicazione che ha permesso loro una attività
professionale e per alcune la realizzazione di una vita affettiva con il matrimonio. Una giornata di
grandi emozioni nel ritrovarsi negli ambienti che ha visto il maturarsi delle loro persone, una festa
gioiosa nell’incontrarsi da strade e luoghi diversi, la celebrazione della messa per un ringraziamento
a Dio, alla Sacra Famiglia di Nazaret, a Luisa Palazzi Zavarise, a Lamberto Adanti, ai Castelli e
soprattutto al beato Pietro Bonilli e alle sue suore, a quelle presenti per quelle che ora in cielo
godono della ricompensa riservata agli operatori di bene. Una mostra fotografica preparata con
somma cura da ex-alunne ha permesso di ricostruire la storia dell’Istituto e di ripercorrere gli anni
della fanciullezza di numerose ospiti.
Anche se per disposizioni ministeriali l’Istituto Palazzi Zavarise non svolge più la specifica attività
per la quale era sorto, rimane l’operosa presenza delle suore della Sacra Famiglia in campo
educativo con la scuola dell’ infanzia paritaria e nell’ ambito formativo cristiano della parrocchia.
dalla relazione dell’ex-alunna Loretta Ciotti