“Progetto Policoro: animatori di comunità”. Le domande scadono lunedì 15 ottobre

Il Progetto Policoro è una iniziativa ecclesiale promossa allo scopo di accompagnare i giovani che vivono quotidianamente il grave problema della disoccupazione, nella ricerca attiva del lavoro e laddove possibile alla creazione d’impresa, attraverso percorsi formativi… in grado di orientarli rispetto alla loro vocazione umana e professionale.
Nell’esperienza del Progetto Policoro la proposta di evangelizzazione nei confronti dei giovani disoccupati costituisce il punto di partenza dell’impegno, quello che caratterizza tutta la sollecitudine pastorale nei confronti di quanti vivono il dramma della mancanza di lavoro o la situazione di “cattivi lavori”. Si avvalora così la necessità di un radicale cambiamento di mentalità e di cultura che porti il giovane ad attivare le sue potenzialità in un’ottica di imprenditorialità personale.
Per tale motivo, la Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, nell’ambito di un progetto più ampio di “Osservatorio Diocesano sull’Occupazione Giovanile”, ha deciso di attivare, a partire dal 1 gennaio 2013, le attività previste nel Progetto Policoro. A tal fine il primo “step” è quello di individuare l’“Animatore di Comunità”(AdC), secondo i compiti e le specifiche di seguito dettagliate.
Chiunque desideri diventare l’Animatore di Comunità del Progetto Policoro deve presentare la propria domanda per il tramite di uno dei tre uffici diocesani o delle associazioni di cui al punto 2, in presenza dei seguenti requisiti:

a.         esperienza ecclesiale nella Diocesi o in una associazione, riconosciuta a livello ecclesiale, possibilmente già impegnata a livello nazionale nel Progetto Policoro;
b.         età compresa tra i 23 e i 35 anni;
c.         disponibilità ed impegno alla frequenza con continuità e profitto al corso base regionale di formazione per AdC;
d.         passione e interesse per il tema giovani e lavoro;
e.         ottime capacità relazionali e voglia di lavorare insieme nella legalità e nell’aiuto vicendevole;
f.          buona conoscenza dell’uso dei principali programmi per computer.

La domanda di presentazione del candidato dovrà pervenire in maniera cartacea (a mano o per posta) presso la sede della Caritas Diocesana in via Rinalducci n° 11 – 61032 – Fano (PU) corredata di una fotocopia del documento di identità, e copia del curriculum vitae. Si richiede inoltre l’invio anche via email a: info@caritasfano.net

Per info e chiarimenti si può contattare la Caritas Diocesana (0721/827351) Lun-Ven 9:00-13:00.

Nell’arco temporale di tre anni, gli animatori svolgono i seguenti compiti:

            collaborare attivamente con le tre pastorali, di cui una svolge la funzione di tutor, al fine di rispettare la natura ecclesiale del Progetto e garantire il coinvolgimento sinergico delle pastorali;

            curare reti per lavorare insieme con le associazioni presenti sul territorio e che aderiscono alle filiere dell’evangelizzazione e della formazione;

            partecipare assieme agli altri animatori agli incontri formativi nazionali e regionali per crescere insieme nella consapevolezza ecclesiale e per offrire un servizio competente;

            acquisire informazioni utili per organizzarle e metterle a disposizione dei giovani e far crescere una maggiore consapevolezza circa le opportunità legislative (comunitarie, nazionali e regionali) relative alla possibilità di accesso nel mondo del lavoro;

            contrastare il “mito” del lavoro dipendente e del posto fisso e operare negli spazi dell’esclusione sociale e della disabilità per costruire nuova cittadinanza verso i soggetti deboli;

            assicurare un raccordo tra i giovani e i diversi soggetti, pubblici e del mondo associativo organizzato, in particolare di quelli coinvolti nel Progetto e orientare verso la realizzazione di gesti concreti (idea imprenditoriale e rapporti di reciprocità);

            scoprire e valorizzare le potenzialità dei giovani e delle risorse del territorio;

            coinvolgere negli scambi di reciprocità e solidarietà i gesti concreti già sviluppati sul territorio;

            garantire il servizio di animazione territoriale presso scuole, parrocchie e gruppi ecclesiali della diocesi, relativamente alle tematiche occupazionali;

            relazionare mensilmente e puntualmente sulle attività svolte in un’ottica educativa: per rendere conto del proprio operato (livello personale – trasparenza e legalità), per condividere ciò che si realizza e sviluppare nuove partecipazioni al Progetto (livello diocesano – collaborazione e condivisione), e per facilitare l’acquisizione complessiva del lavoro svolto sul territorio (livello nazionale – solidarietà e reciprocità);

            accompagnare l’animatore di comunità successivo in un graduale inserimento nelle attività della diocesi trasmettendogli il bagaglio relazionale ed esperienziale acquisito, a tal fine appare più utile partire con un impegno di 12 ore nel primo anno e di 24 ore nel secondo e nel terzo, ciò permette di valorizzare adeguatamente l’esperienza acquisita dall’animatore nella fase centrale e finale del suo percorso di formazione.

Per ulteriori informazioni sul Progetto Policoro si può visitare il sito ufficiale: www.progettopolicoro.it