Il Concilio, il cristiano e la pace a 50 anni dalla Pacem in Terris. Alla Scuola di Pace incontro con Luigi Alici

Si è tenuto sabato 9 febbraio il secondo incontro della Scuola di pace di Fano, promossa dalla Caritas diocesana in collaborazione con diverse associazioni cittadine. A sviluppare il tema… “Il Concilio, il cristiano e la pace a 50 anni dalla Pacem in Terris” è stato il prof. Luigi Alici, ordinario di filosofia morale presso l’Università di Macerata e già presidente dell’Azione Cattolica Nazionale dal 2005 al 2008.
Papa Giovanni, che aprì il Concilio Vaticano II° nel 1962, volle pubblicare nell’aprile del 1963, a due mesi dalla sua morte, la Pacem in Terris, la prima Enciclica rivolta non solo ai Vescovi, ai presbiteri e al popolo di Dio ma anche ad ogni uomo di buona volontà, a significare l’impegno comune della costruzione della pace. In questa enciclica, chiudendo 16 secoli di dottrina della “guerra giusta”, Papa Giovanni dichiarò che “è fuori dalla ragione pensare che nell’era atomica la guerra possa essere utilizzata come strumento di giustizia”. Il relatore ha affrontato le ragioni profonde dell’impegno dei cattolici in campo sociale e politico, esplicitando le difficoltà del rendere “politici” i valori cristiani senza cadere da una parte nell’integralismo e dall’altra nell’insignificanza. Il prof. Alici, sottolineando come l’essere umano sia sociale per natura, ha evidenziato come la guerra rappresenti la più grande negazione delle relazioni umane, che devono invece portare a costruire la grande famiglia umana nella quale nessun essere umano sia estraneo o marginalizzato. Dunque chi più dei cristiani deve impegnarsi nella costruzione della pace dal momento che affermano che ogni essere umano è fratello e sorella?
La guerra combattuta con le armi o con gli strumenti della finanza internazionale è la naturale conseguenza di una società basata sulla competitività e di un mondo diviso fra ricchi e impoveriti: una società, invece, ha concluso il relatore, che sappia costruire rapporti di collaborazione e convivenza risolverà i problemi non con la logica dell’individualismo e del dualismo “vincitori/vinti”, quindi a somma zero, ma con la logica della pubblica utilità e del bene comune, ottenendo un risultato positivo per tutti.
Il prossimo incontro, sabato 16 febbraio alle ore 16:30 sempre presso il Centro Pastorale di Via Roma 118 a Fano, sarà tenuto Silvio Tessari, Responsabile dell’Ufficio Medio Oriente e Nord Africa dell’Area Internazionale di Caritas Italiana, che tratterà il tema “Le guerre nel silenzio: i conflitti dimenticati in Africa”, tema di grande attualità.

 

Luciano Benini
Responsabile della Scuola di pace