I giovani della GMG, anticipando di qualche giorno la celebrazione della giornata mondiale della gioventù 2013, animano con canti, letture e commenti la Via Crucis cittadina che conclude il ciclo… degli esercizi spirituali, guidati mons. Trasarti, durante la Quaresima. Dopo un breve saluto e introduzione del Vescovo, si parte da S. Giuseppe al Porto, alle 20, per raggiungere la Cattedrale: una marea di persone si snoda lungo il percorso, raccolta e attenta alla proclamazione della parola di Dio.
E’ un pellegrinaggio innovativo, almeno per molti, poiché tutto biblico e impreziosito da testimonianze attestanti la ricchezza, la forza, l’attualità della Parola stessa.
E’ interessante cogliere i due aspetti della liturgia che mettono a fuoco la bellezza da una parte e la fallibilità dall’altra dell’essere umano.
“Gli incontri che cambiano la vita” confermano come la Parola non torna a Dio, per riprendere un’immagine di Isaia, senza avere prima fecondato la terra come la pioggia e la neve… Esempi splendidi nel Vangelo sono i discepoli che seguono Gesù, la samaritana che crede nell’acqua viva che disseterà per sempre, la fede del centurione romano. E le tre testimonianze, nella concretezza dell’immediato, di Marisa (Brasile), Benjamen (Africa, Congo), Suor Sonia (Timor Est, Asia) mettono in risalto la fecondità della chiamata, dell’annuncio, della fede incarnata nella relazione asimmetrica con l’altro.
Ne “Gli incontri sulla via della Croce” troviamo Pietro che tradisce per paura e rinnega quel Maestro che gli aveva consegnato la promessa dell’edificazione della Sua chiesa, Pilato che, pur avendo certezza dell’innocenza del Cristo, lo condanna prigioniero della sua debolezza, ma anche il Cireneo che condivide la Croce e il buon ladrone che, riconoscendosi peccatore, si affida all’amore perdonante di Dio. Infine la consegna di Gesù al Padre con la morte di Croce, ma in quella morte salvifica per l’uomo, si sprigiona l’incommensurabile valore della manifestazione divina.
Si entra in Cattedrale in silenzio, un silenzio interrotto soltanto dalle letture del messaggio per la 28° GMG: parole rivolte ai giovani da Benedetto XVI di incoraggiamento nell’annuncio della buona novella, di sollecitazione a lasciarci coinvolgere dall’amore di Cristo che con la sua morte ha aperto la strada della salvezza.
Infine l’omelia del Vescovo: la fede è ancora il centro della riflessione, per la quale egli spende parole appassionate e coinvolgenti. Cita due grandi pensatori della contemporaneità: Bonhoeffer e S. Weil i quali hanno speso la vita per la Verità, che l’uno ha trovato nella Bibbia, luogo dell’incontro di Dio con l’uomo, l’altra nell’incessante desiderio dell’incontro stesso. Mons. Trasarti sostiene la necessità della riscoperta del Volto del Dio di Gesù Cristo, amante della vita, della libertà, della crescita dell’uomo.
La nostra fede è forse impolverata, non però soffocata. L’essere umano è capace d’infinito per cui può ritrovare la voglia di verità, di senso, la sete di una spiritualità solo repressa. I giovani possono aiutarci in questo progetto di largo respiro attraverso l’annuncio di una fede evangelica liberante e gioiosgiovani a, capace di educare la persona a vivere in pienezza la propria libertà. Solo “la Verità ci farà liberi”.
audio integrale della Via Crucis cittadina
Irene Maria Cavalli