Tentare di dare una risposta al problema della disoccupazione attivando iniziative, promuovendo e sostenendo l’imprenditoria giovanile. E’ questo l’obiettivo del Progetto Policoro presentato, mercoledì 24 aprile, al Centro Pastorale diocesano.
Ad introdurre i lavori è intervenuto il responsabile organizzativo Gabriele Darpetti… il quale ha presentato i soggetti coinvolti nel progetto, soggetti ecclesiali come la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Pastorale Giovanile e la Caritas diocesana, ma anche associativi ed economici quali l’Azione Cattolica e MLAC, l’Acli, la Confcooperative, la Cisl e le BCC presenti sul nostro territorio (La BCC di Fano, del Metauro, di Suasa e di Pergola).
Don Steven Carboni responsabile diocesano, ha aperto la conferenza illustrando, in linea generale, il Progetto Policoro mettendo in evidenza come quest’ultimo sia nato nel Sud del Paese proprio per ridare speranza ai giovani soprattutto in ambito lavorativo. “I problemi che attanagliavano il Mezzogiorno – ha sottolineato don Steven – sono diventati, piano piano, i problemi di tutti i giovani italiani, Nord e Centro compresi, e quindi il progetto si è diffuso anche in altre regioni. Le parole chiave di questo progetto sono Giovani, Vangelo e Lavoro”.
Anche Angiolo Farneti, direttore della Caritas diocesana soggetto coinvolto nel progetto Policoro, ha voluto portare il proprio contributo, mettendo in evidenza come i dati della disoccupazione giovanile siano diventati davvero allarmanti. “Sappiamo bene quanto sia importante il lavoro e siamo altrettanto consapevoli di ciò che sta accadendo alle persone che non trovano di che mantenersi: perdite di senso e di speranza nel futuro. Tutto ciò si riversa, poi, nella vita sociale e familiare. La Caritas diocesana, nata come organismo pastorale per animare la comunità, è costretta a non smentire il suo impegno alla promozione della solidarietà con gesti concreti. E, proprio in merito a ciò, vorrei ricordare il servizio civile volontario con quattro progetti e sedici giovani in arrivo, il microcredito grazie alla convenzione con la BCC nato per riavviare processi di autonomia e imprenditorialità, i tirocini di formazione al lavoro e i progetti finanziati dalla Caritas italiana. Ci siamo inseriti anche nel progetto Policoro poiché risponde perfettamente a ciò che noi promuoviamo, progetti non con finalità assistenzialista, ma educativa”.
La tutor del progetto, Ilenia Maracci animatrice di comunità, ha spiegato nel dettaglio obiettivi e finalità. “Da gennaio ad oggi abbiamo fatto un lavoro di programmazione. Ora inizierà la fase di promozione così che i giovani interessati possano contattarci e realizzare insieme il loro percorso. Una prima fase sarà dedicata all’ascolto. Poi si passerà all’accompagnamento. Nei mesi di settembre-ottobre organizzeremo dei corsi di formazione, tenuti da esperti, per offrire ai giovani gli strumenti necessari ad intraprendere un percorso lavorativo. Il tutto mettendo sempre al centro il valore della persona”.
Intervenuto alla conferenza stampa anche il vescovo Mons. Armando Trasarti il quale ha ribadito l’importanza del Progetto Policoro come progetto di sensibilizzazione e ha auspicato la tutela verso le fasce più deboli della popolazione. “Oggi le emergenze più grandi sono legate al lavoro e la mondo giovanile – ha sottolineato il Vescovo – le statistiche dei giovani che accettano anche di essere sottopagati fanno davvero impressione”. Mons. Trasarti, infine, rivolgendosi ai direttori delle BCC presenti, li ha invitati a promuovere, soprattutto nei giovani, la cultura del risparmio.
Il Progetto Policoro è rivolto a giovani dai 18 ai 29 anni che cercano lavoro, che ancora studiano ma vogliono capire le dinamiche del mondo del lavoro, che hanno proposte e idee per tentare di creare un’impresa in forma singola o collettiva, che già lavorano ma vogliono migliorare la propria condizione o che vogliono dare una mano, data la loro esperienza, ai coetanei.
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