“Vivere ogni giorno un evento sempre attuale”. In Cattedrale la veglia di Pentecoste presieduta dal Vescovo

La celebrazione della Pentecoste in Cattedrale, sabato 18 maggio, ha visto un notevole afflusso di fedeli con la partecipazione di movimenti ecclesiali, comunità…aggregazioni laicali che si sono impegnati con grande serietà nella preparazione dell’evento. La liturgia, che si è avvalsa anche della suggestione del simbolo e della bellezza del canto, ha fatto vivere e rivivere lo splendore di quel Dono inesauribile e prezioso che Gesù Risorto ci ha lasciato: lo Spirito Santo. Momento di grazia che, partendo dagli apostoli – dirà il Vescovo – si dilaterà poi sul mondo intero.
Frutto di una ‘fede pensata’ le riflessioni, dopo la lettura di brani evangelici, sui sette doni dello Spirito, accompagnate dalla nota suggestiva dell’accensione del lume al Cero pasquale per ciascun dono.
Infine l’omelia vibrante e appassionata del vescovo Trasarti, che ha messo a fuoco il senso profondo della Pentecoste per il cristiano: non si tratta di fare memoria o di richiamare alla coscienza un’esperienza del passato, ma di vivere ogni giorno un evento sempre attuale. Il Paraclito è in noi e con noi, presente ininterrottamente nella storia dell’uomo a patto che l’uomo si apra alla novità dello Spirito senza timore perché la novità che Egli porta è gioia, è amore. L’individualismo, la chiusura del cuore, l’egocentrismo devono lasciare il passo a quella Forza Creatrice che ci conduce e ci consente di raggiungere la pienezza della vita.
La celebrazione è terminata con il gesto dell’imposizione delle mani da parte dei sacerdoti  all’assemblea e viceversa, e con la benedizione solenne del vescovo.

Irene Maria Cavalli