Festa di Sant’Antonio Abate a Carignano, Caminate e Tavernelle

Il Vescovo Armando si unisce in processione alla comunità di Carignano e Fenile, per ritrovare il senso del ritorno alla cultura agricola, alla natura e alla tradizione.
Domenica 12 Gennaio, in anticipo sulla data canonica della festa di Sant’Antonio (17 gennaio)… per questioni di impegni del nostro Vescovo, si è celebrata a Carignano la tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate annoverato come patrono e protettore degli animali e del mondo agricolo. Carignano, una ridente collina in prossimità della città di Fano, riporta alla memoria la convivialità la condivisione e la tranquillità di altri tempi, certamente la vita non si è fermata nel tempo e la modernità ha fatto il suo corso, ma gli animi sono rimasti fortemente caratterizzati dall’amore per il territorio, per la sua storia e per la tradizione.
La festa di Sant’Antonio è forse il momento più importante della vita del paese; da generazioni si tramanda questa cultura dei “priori” che di anno in anno si interscambiano l’onere, anzi direi proprio l’onore, di dover organizzare la festa. Il rituale dice che fin dall’inizio dei mesi invernali, quando i contadini dopo la semina dovevamo e sapevano aspettare il corso della natura che si ferma a riflettere, si iniziano i preparativi: Il pranzo sociale, la banda per la processione, la colazione con maritozzi, vin brulè, pancetta arrostita e castagnole fritte, e non da ultima la Celebrazione che per l’occasione assume la massima solennità.
La chiesetta, al centro del paese, nella sua veste apparentemente umile e agreste, ma in realtà ricca di opere da rivalorizzare anche dal punto di vista artistico-culturale, non dimenticando che Carignano fu la residenza estiva dei Da Carignano, ha accolto una nutrita assemblea di parrocchiani e affezionati fra i quali il Sindaco e alcuni rappresentanti della nostra realtà politica.
Nell’omelia, il nostro amatissimo Vescovo ha voluto ridare il giusto valore al ritorno alla natura che “insegna la pazienza di aspettare che il tempo rifaccia il fiore… la temperanza; la simbologia della potatura, dal punto di vista esegetico di un sacrificio per crescere, aiuterà i genitori a trasmettere alle nuove generazioni, che saper “tagliare” aiuterà a dare spiegazione alla vita. E’ questo il coraggio di non perdere e tramandare cultura e tradizioni.
La presenza alla celebrazione dell’esordiente Coro Parrocchiale di Fenile guidato e diretto da Maria Laura Liquori, ha dimostrato quanto l’opera di unificazione delle due comunità parrocchiali di Fenile e Carignano abbia permesso di vivere con grande cooperazione ed armonia un bel momento di vita ecclesiale.

Derna Maggioli

Sabato 18 gennaio le comunità parrochiali del Ponte Metauro e Caminate, in collaborazione con la polisportiva di Caminate, si sono riunite per festeggiare Sant’Antonio Abate. Una festa popolare questa che vuole riaffermare i valori di una spiritualità concreta e profonda radicata in modo assoluto nel Vangelo. Dopo la benedizione degli animali, avvenuta sul sagrato della chiesa di Caminate, bambini e ragazzi, aiutati dai catechisti, hanno messo in scena una piccola rappresentazione della storia del Santo sottolineandone la difficile lotta intrapresa contro il male.

 

Domenica 26 gennaio, presso la parrocchia di Tavernelle, è in programma la festa di Sant’Antonio.
Riportiamo, di seguito, il programma:
ore 9.00-11.00                              Sante Messe
ore 11 (davanti alla chiesa)       Benedizione degli animali
ore 13                                                 Pranzo di solidarietà nei locali parrocchiali “La                                                                    Barca” (il ricavato servirà a sostenere le spese                                                                        della parrocchia). La festa continua con musica                                                                    castagnoli e la rassegna di poeti dialettali.