A "Terre di Mezzo" Franco Miano, presidente nazionale di AC

Anche quest’anno sono ripresi gli incontri di “Terre di mezzo”, il seminario che si propone di affrontare tematiche a cavallo tra il civile e l’ecclesiale, con l’obiettivo di qualificare meglio l’impegno dei cattolici all’interno… della società.
Il filo conduttore dell’anno in corso sarà quello della comunità, il quale ovviamente prevederà un appuntamento unicamente dedicato alla comunità europea.

Lunedì 3 febbraio, presso il palazzo “San Michele” a Fano, sono intervenuti all’incontro di apertura il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano, assieme al sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, moderati da Ubaldo Alimenti, presidente diocesano di Azione Cattolica. Da sfondo alla serata è stata la presentazione di un libro, Chi ama educa, scritto dallo stesso presidente nazionale di AC, che ha permesso di introdurre le riflessioni parlando proprio della missione educativa, declinandola successivamente all’interno dell’impegno civico. «Nell’educazione, in quanto esperienza di relazione, non sono sufficienti la competenza o la formazione, ma occorre la passione. – ha puntualizzato il presidente Miano – Condividere un ideale tanto da dedicarci parte della propria vita fa una percepibile differenza ed è proprio con questa prospettiva che possiamo far sbocciare quel germe di Dio insito in ognuno di noi. Ecco dunque che, così facendo, inscriviamo l’atto educativo in quella che è un’azione d’amore».

Il sindaco Sagramola, prendendo spunto da questa riflessione, ha riportato la sua duplice esperienza di laico impegnato per tanti anni in AC e che ora si spende per la cosa pubblica: «Quello che ho imparato dalla quotidiana sfida dell’Azione Cattolica è l’abilità a dire “sì”, evitando di sottrarmi a quelle che possono rientrare nelle mie responsabilità. Da sindaco mi piacerebbe infatti essere un primus inter pares, perché il metodo democratico che ho imparato mi ha insegnato ad avanzare in cordata, percependo ciascuno come corresponsabile degli altri, oltre che di se stessi e della propria famiglia. Occorre infatti superare il ruolo che un individuo occupa, cercando di vedere innanzitutto la persona».

Il clima cordiale ha subito permesso di instaurare un aperto confronto con i presenti, che hanno interagito con gli ospiti rivolgendogli domande e importanti sollecitazioni.

L’appuntamento per il secondo incontro di “Terre di mezzo” è per lunedì 17 febbraio, in cui si parlerà dei principi ispiratori di una nuova Europa assieme a Edoardo Zin ed Ernesto Preziosi.

Matteo Itri