Proseguono gli incontri della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico organizzati dall’Ufficio Pastorale per i problemi sociali e il lavoro in collaborazione con Acli Pesaro-Urbino, la Caritas diocesana e l’Azione Cattolica diocesana. Venerdì 14 novembre si è parlato de “Il consumo critico e gli stili di vita” con Leonardo Becchetti, docente di Economia all’Università di Roma Tre. Becchetti ha delineato la crisi che stiamo vivendo come una sorta di idra di Lerna, una crisi dalle molteplici facce tutte correlate fra loro ovvero la povertà/disoccupazione, il dissesto ambientale, le crisi finanziarie e l’infelicità. “Tutto ciò – ha spiegato Becchetti è alimentato dal riduzionismo antropologico, un riduzionismo del valore e un riduzionismo nel concepire l’impresa”. Becchetti si è soffermato, in particolare, sull’infelicità che deriva da una crisi di speranza e da una mancanza di fiducia nel futuro. “La felicità – ha messo in evidenza il professore – è correlata al confronto con gli altri. La società in cui stiamo vivendo, invece, è sempre più povera di relazioni, ma è proprio dalla qualità di queste ultime, dal tempo e dalle energie che noi impieghiamo per farle nascere, che dipende la fertilità dell’economia”. Becchetti, riferendosi agli ultimi episodi accaduti a Roma, la cosiddetta “guerra fra poveri”, ha sottolineato come la soluzione possa davvero essere l’intuizione avuta dal commercio equo-solidale ovvero aiutare chi, nelle filiere, si trova in basso, alla base proprio per uscire dalla povertà. “Lavorare per gli ultimi è la cosa più intelligente da fare, poiché, con la globalizzazione, siamo tutti interdipendenti. Dobbiamo veramente lavorare per il progresso umano”.
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