Martedì 13 gennaio 2015 alle ore 18,00, presso il Pontificio Seminario regionale marchigiano “Pio XI” di Ancona si è svolto un incontro sul tema “Social network e formazione religiosa” con l’autore dell’omonimo libro Don Paolo Padrini.
Il sacerdote della diocesi di Tortona, nato a Novi Ligure nel 1973, è diventato famoso in tutto il mondo per aver lanciato iBreviary, l’applicazione che porta la liturgia delle ore negli smartphone in ben 5 lingue. Collabora inoltre con l’Ufficio comunicazioni sociali della Santa Sede e con vari siti e blog cattolici.
Il dibattito è stato guidato dai seminaristi del “gruppo Media” che hanno chiesto al presbitero se Social Network e mondo reale siano due realtà contrapposte o insieme formino un’unica dimensione comunicativa, e contestualmente se spiritualità e tecnologia possano integrarsi tra loro.
Don Paolo ha affermato, senza dubbi, che non esistono mondi virtuali, “dato che è l’uomo ad abitare i social network, di conseguenza gli incontri che avvengono sono reali; sta a noi non fermarci ad un dialogo in chat, ma dare alla relazione umana il valore che merita”. Riguardo all’utilizzo di supporti tecnologici come iBreviary, secondo Padrini “la preghiera non sta tanto nel breviario cartaceo o in quello versione smartphone, ma nell’atteggiamento interiore con il quale viviamo la nostra personale relazione con Dio”.
All’incontro, oltre ai seminaristi e formatori del Seminario di Ancona, era presente la comunità seminaristica di Fermo e alcuni laici impegnati ed interessati alla pastorale della comunicazione.
Un incontro che è riuscito nel suo intento di stimolare e far riflettere chi si sta formando e chi forma su questa tematica che tocca la vita di tutti e che deve essere gestita responsabilmente e serenamente. L’augurio che ci facciamo è l’esortazione di Gesù “Mi sarete testimoni…fino agli estremi confini della terra” (At 1,8) affinché non manchi mai il desiderio di annunciare il Vangelo utilizzando, come in una grande sinfonia, comunicazione verbale e digitale, ritrovando un’unità di vita anche in tutti questi luoghi che l’intelligenza umana, dono di Dio, ha creato.
Michele Montanari