«Arrivederci in Paradiso» sono le prime parole del testamento spirituale che don Attilio Rivelli, parroco emerito di Cuccurano tornato alla Casa del Padre lunedì 11 aprile a qualche giorno dal suo 89esimo compleanno, ha voluto lasciare alla comunità che mercoledì 13 aprile ha affollato la chiesa parrocchiale per dargli l’ultimo saluto. C’erano tutti, il vescovo Armando, i sacerdoti, il parroco don Marzio che lo ha assistito, con amorevolezza, fino alla fine, i giovani che lui amava tanto e a cui teneva particolarmente, i bambini, le famiglie e quanti lo avevano incrociato nel loro cammino di vita. Don Attilio ha formato, umanamente e spiritualmente, tante generazioni che mercoledì, commossi, hanno voluto accompagnarlo con la preghiera. «Potrei definire don Attilio – ha affermato il Vescovo – con tre aggettivi: umile, libero e trasparente. Fino alla sua morte è stato un uomo generoso, che ha dato tutto per la Chiesa, per le vocazioni. Fino alla fine in servizio, mai dimissionario e sempre in comunità con gli altri sacerdoti».
Durante l’omelia il Vescovo ha letto il testamento spirituale di don Attilio, un testamento semplice, sobrio, nel suo stile, come è stata tutta la sua vita spesa a servizio del prossimo. Nel testamento don Attilio ringrazia il Signore per le persone che ha messo al suo fianco, chiede perdono e una preghiera, ringrazia le comunità nelle quali ha prestato servizio, il Vescovo e i sacerdoti. Chiede di escludere dall’omelia ogni riferimento elogiativo alla sua persona ma di dire che ha vissuto ed è morto contentissimo della sua vocazione. E poi l’invito ai giovani a prendere il suo posto nel servizio al popolo di Dio.