“La fedeltà deve diventare per noi ragione di vita”

FenileGrande festa, mercoledì 29 giugno, nella parrocchia di Fenile in occasione dei Santi Patroni Pietro e Andrea. Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, due colonne della Chiesa, il Vescovo, nell’omelia della Santa Messa, ha sottolineato il ruolo che hanno avuto nella diffusione della fede, Pietro, la guida, svolgendo il suo compito di direzione e di conferma dei fratelli, Paolo, il seminatore, col suo dinamismo e le sue capacità di adattamento. “I loro incontri a Gerusalemme e ad Antiochia – ha evidenziato il Vescovo – mettono in luce l’ispirazione comune che li anima e anche i loro contrasti. Soltanto a Roma, dove entrambi riceveranno la palma del martirio, i due apostoli raggiungono l’unione definitiva in quella carità che si sforzano di promuovere nella Chiesa. Il dialogo fra istituzione e carisma non è sempre pacifico, ma è indispensabile per far progredire la storia”. Il Vescovo ha, poi, sottolineato la passione della fedeltà degli apostoli. “La fedeltà deve diventare per noi ragione di vita. Gli apostoli ci ricordano che ciò che è importante è combattere ma non disperare, è attendere e non scoraggiarsi. La vita cristiana è fatta di fedeltà e di costanza, è fatta di volontà di ricominciare ogni volta che si cade. Se Pietro si fosse fermato al rinnegamento, non avrebbe ricevuto da Cristo il mandato di confermare i fratelli nella fede. Diceva Santa Teresa d’Avila: “Cadendo e rialzandomi, ho imparato a salire”. La fede ci obbliga alla fedeltà. Nella fede come nell’amore è di fedeltà che c’è bisogno”.

Fra i vari appuntamenti di queste giornate dedicate ai Santi Patroni, venerdì 1 luglio, alle ore 21.30, i ragazzi della parrocchia di Fenile metteranno in scena lo spettacolo “Il filo invisibile delle frontiere”.