Venerdì 29 giugno, nella chiesa parrocchiale di Lucrezia, Angelo ed Elisa Carfì hanno donato la testimonianza di vita di Chiara Corbella Petrillo. Chiara, un giovane moglie e mamma, che a soli 28 anni a causa di un carcinoma, ha raggiunto la Casa dello Sposo. Chiara, sostenuta da suo marito Enrico, ha vissuto con i piedi per terra, ogni volta chiedeva al Signore di vedere la Grazia che si diffondeva intorno a lei. In questa sua esperienza si era totalmente abbandonata al Padre e si sentiva talmente rasserenata che tutta questa consolazione era più grande di quello che le stava accadendo. Lei e suo marito non erano due che vivevano la fede per anestetizzare il loro dolore che era purissimo: era quello di due genitori che hanno perso due figli. La gioia di essere in Cristo ha superato ogni loro sofferenza. Affermavano infatti di vivere momenti di eternità. Chiara ed Enrico stavano assaporando la consolazione di Dio che si china sulla terra e consola nel cuore. Chiara era una persona comune, come tutti, una donna semplice, umile, mai si sarebbe immaginata quello che le sarebbe successo. Come tutti ha avuto una giovinezza normalissima, con le sue difficoltà, ma i presupposti con Dio non contano infatti in questa storia la sua fede è cresciuta aderendo totalmente al progetto di Dio. Nella testimonianza è stato sottolineato il fatto che possiamo vivere secondo i se oppure con i si, come ha fatto Chiara. Infatti si rivolgeva al Signore dicendo: “Si, Signore, tu mi stai portando, io non capisco, ma questo che stiamo vivendo è una parte di cielo, in questo ti incontrerò, Dio. Si, io ti posso incontrare, Signore, io da tutto questo posso ricevere una consolazione che non mi toglierà nessuno.” Anche noi possiamo dire il nostro si perché tutti quanti, attraverso le nostre storie, preziose, dolorose e angoscianti possiamo incontrare Gesù, la Chiesa e i fratelli. Chiara ha vissuto tutto ciò per tracciare questa strada per ciascuno di noi, oggi. La vita vissuta con i si è una vita piena che Dio ci può dare.