Si è conclusa domenica 20 gennaio la visita pastorale del Vescovo Armando nelle parrocchie Divino Amore di Cerasa e SS. Cristoforo e Costanzo di San Costanzo.
“E’ giunto il tempo delle nozze con Gesù, non il tempo della penitenza…”. Con queste parole il Vescovo ha introdotto la Santa Messa conclusiva della sua permanenza nella comunità di Cerasa, invitando i fedeli a gioire per la presenza di Gesù in mezzo al suo popolo. Il Signore vuole legare a sé l’umanità come sua sposa, facendo sperimentare a tutti noi una esperienza affettuosa e gioiosa di Dio.
Per questo l’invito a curare bene la liturgia, luogo privilegiato della sua presenza. Gesù è lo sposo di questa nostra umanità, spesso indegna, a cui Dio vuole dimostrare un amore incondizionato e senza limiti per sempre. “Oggi la Chiesa – ha proseguito il Vescovo nell’omelia – è chiamata ad uno slancio nuovo, a far emergere il bisogno incontenibile di Dio, a riaccendere il fuoco che cova sotto la cenere, al grido di “Dio dove sei?”. C’è bisogno di testimoni credibili, non di persone perfette, ma di uomini e donne ordinarie capaci però di educare con autorevolezza trasmettendo la propria fede, il proprio essere.
Accompagnare, incoraggiare, sostenere, irrobustire. Questi gli atteggiamenti da tenere per crescere insieme nell’amore facendo meno propaganda e più testimonianza, senza protagonismi ma vivendo umilmente alla scuola del Regno. Dio ci dice “mi stai a cuore”, è questo il messaggio che dobbiamo portare, trasmettere, ai nostri giovani, convinti, contenti e credibili perché amati dal Padre. Ritrovate la freschezza della missionarietà, – ha concluso in Vescovo – augurando a tutti “buone cose” e il coraggio di andare avanti, invito rivolto in particolare alle famiglie chiamate a recuperare la dimensione della Domenica come momento privilegiato del dialogo, del confronto, del perdono reciproco per testimoniare la Misericordia di Dio.
Il Vescovo ha poi comunicato che invierà nei prossimi giorni alla parrocchia una lettera che riassumerà quanto ascoltato e vissuto in questa settimana di permanenza pastorale.
Marco Gasparini