Celebrata la veglia di preghiera ecumenica per l’unità dei cristiani

“Le comunità cristiane diventano consapevoli della loro unità quando convergono in una comune attenzione e una comune risposta ad una realtà di ingiustizia”.

Così si è espresso il Vescovo Armando sabato 19 gennaio, nella Cattedrale di Fano, in occasione della veglia ecumenica a cui hanno preso parte anche delegazioni dalla Danimarca e dalla Romania, veglia che si è inserita nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

Una celebrazione, come è stato messo in evidenza nel momento introduttivo, che sottolinea l’importanza di passare dal piano teorico del discorso sull’unità, la giustizia e la misericordia all’impegno pratico e concreto con azioni di unità, giustizia e misericordia nella nostra vita personale e nella vita delle nostre comunità cristiane.

“Mentre preghiamo insieme – ha affermato il Vescovo nel suo messaggio introduttivo – facciamo memoria della nostra comune chiamata quali membra del Corpo di Cristo a perseguire e incarnare la giustizia. La nostra unità in Cristo ci abilita a prendere parte attiva alla lotta in favore della giustizia e per la promozione della dignità della vita. È chiaro che – ha proseguito il Vescovo – ci impegniamo per la giustizia non da estranei al peccato, ma da persone che danno gratuitamente ciò che dal Signore stesso hanno gratuitamente ricevuto: il dono della compassione e della misericordia, del perdono e della riconciliazione, il dono di noi stessi offerto in modo che altri possano riconoscere, nella stessa trama della nostra vita, la pienezza dell’amore di Dio per loro. Anche il nostro essere Chiesa  – ha concluso il Vescovo – è tentato dalle logiche del mondo, logiche di potenza e di guadagno, logiche sbrigative e di convenienza. E c’è il nostro peccato, l’incoerenza tra la fede e la vita, che oscura la testimonianza. Nella misura in cui noi cristiani siamo capaci di essere un solo corpo, il Vangelo che proclamiamo diventa più credibile e di maggiore efficacia nel mondo”.