Settimana Fai della Paganella. L’esortazione apostolica “Christus Vivit” è stata la compagna di cammino per gli oltre 110 partecipanti alla settimana estiva organizzata dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare in Trentino. Un’opportunità di ascolto, di confronto, di dialogo e di cammino insieme, nel vero senso della parola, accompagnati dalle esortazioni del Papa grazie all’aiuto del Vescovo Armando e del Vicario generale don Marco Presciutti. “E’ l’incontro con Dio che ci porta alla fede, non la disperazione; la fede è gioia e non si può evangelizzare facendo leva sul peccato. Siamo infinitamente amati da Dio così come siamo, nella situazione che viviamo: è il primato dell’amore! Dio si fa servo fino alla croce e vive in noi, nella Chiesa”. Queste le parole del Vescovo Armando che ha introdotto il capitolo 4 dell’esortazione apostolica dedicata ai giovani e alla chiesa giovane. Gesù cammina con noi, si mette in ascolto, comprende profondamente il nostro vissuto e ci annuncia la sua Parola, si ferma con noi nella notte della nostra vita per proporci una via nuova, quella dell’amore. Ai giovani – ha ricordato don Marco Presciutti – il Papa ricorda di non fuggire il presente ma li invita a concretizzare i loro sogni con serenità e speranza, chiamati a stare nel mondo come “fraterni commensali del presente dell’umanità”. La gioventù è un tempo di grazia, di sogni e scelte, un tempo di amicizia e uno spazio di fraternità dove costruire relazioni significative fra generazioni perché, solo avendo le radici ben piantate a terra, si può pensare di innalzarsi verso il cielo e volare con i propri piedi. I Giovani – ha concluso don Marco nelle relazioni mattutine – sono dunque soggetto e non oggetto della nostra pastorale, sono i protagonisti audaci e coraggiosi della missione della chiesa di annunciare al mondo questo Dio che ci ama e vive con noi. “La Fede non è una questione etica ma un incontro con Dio. In questa situazione sociale – ha concluso il Vescovo – non possiamo fare una battaglia su valori ma creare relazioni, fare “compagnia”, aprirci e diventare sale che si scioglie per l’altro, la famiglia non si difende per legge ma per attrazione contagiosa”. Il Vescovo infine ha esortato i presenti ad essere “amici” con Dio, chiamati all’amicizia con Lui, amicizia che si fa preghiera capace di dialogo, confidenza, conoscenza con il Padre. La preghiera non è una lista di richieste ma un vero rapporto di amicizia, educhiamoci a far parlare Lui. In tutto questo cammino Dio non è lontano ma è già là fuori con le maniche tirate su che ci attende.
Settimana Pozza di Fassa. “Non è stata semplicemente una settimana di vacanza, ma molto di piu’!” con queste parole alcune giovani famiglie hanno voluto riassumere questa esperienza che si incastona nell’anno come momento di ricarica, di relax e serena fraternità. “Siamo partiti con la mente e il corpo stanchi e appesantiti dal lavoro, dai pensieri, dalla quotidianità che, per quanto gratificante, spesso si fa pesante e complicata… – ci hanno raccontato alcuni partecipanti – quest’anno un mix di famiglie mai viste prima tra loro hanno formato giorno dopo giorno, passeggiata dopo passeggiata, pasto dopo pasto, preghiera dopo preghiera, una sintonia a dir poco perfetta, amicizia e fratellanza tra grandi e piccini”.
Questo è il miracolo di una vacanza come questa, come quelle proposte dalla Pastorale Familiare, si torna con qualcosa in più nel cuore oltre che sentirsi più riposati.
A cura di Carlo Berloni (direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare)
e Marco Gasparini (direttore Centro Missionario Diocesano)
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