“Il donare dà gioia. La gioia di cui parla il Vangelo è la gioia di vedere felice qualcuno che si ama. Il fare qualcosa perché l’altro sia nella felicità”. Queste le parole del Vescovo Armando domenica 20 ottobre nella parrocchia Santa Maria Ausiliatrice di Fossombrone in occasione della consegna del mandato ai catechisti e agli operatori pastorali proprio nella 93esima Giornata Misionaria. “I servizi nella Chiesa – ha premesso il Vescovo – non sono hobby o autocertificazioni, è la Chiesa che riconosce il carisma e lo pone a servizio della comunità”.
Presenti alla consegna del mandato il direttore del Centro Missionario Diocesano Marco Gasparini e il direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano don Matteo Pucci. “Ogni battezzato – ha sottolineato Gasparini – è sacerdote e profeta chiamato a testimoniare la propria fede, dunque missionario”. Don Matteo Pucci si è soffermato sull’aspetto della catechesi in particolare sulla consapevolezza che devono avere i catechisti ovvero che il tempo in cui si mettono a disposizione, con il loro servizio, alla comunità è un tempo di missione.
“Il discepolato – ha sottolineato il Vescovo riflettendo sul Vangelo di Matteo (Mt 10, 7-13) – vive in un contesto di gratuità. Quello che gli è consegnato è un tesoro che non gli appartiene e lo fa vivere. Il discepolo, predicando, non fa altro che ammettere altre persone a fruire di un tesoro che di per sé ha un valore infinito. Il discepolato vive in un contesto di gratuità e se vuole continuare a vivere deve custodire questo contesto di gratuità, altrimenti produce qualche cosa di diverso, produce un altro edificio, un altro ambiente che non è il Vangelo. Tu, io, noi, non siamo padroni di nulla – ha proseguito il Vescovo – tutto ci è donato, quando diamo non facciamo altro che donare ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto. Chiediamo di essere liberati da ogni forma di accaparramento e di presunzione. Non è possibile essere apostoli di Gesù, dare gratuitamente, se non siamo consapevoli di avere gratuitamente ricevuto, senza nessun merito. Noi siamo il discepolo che Gesù amava. C’è un legame profondo fra l’essere stati amati e perdonati gratuitamente e la capacità a nostra volta di amare con gratuità”.
Infine un invito alla fiducia. Fiducia negli altri, fiducia in noi stessi e fiducia in Dio. “La fiducia – ha sottolineato il Vescovo – non è né cieca né ingenua: essa sa discernere il bene e il male, non è passiva, è una forza che ci spinge in ogni situazione, dà il coraggio e il gusto di rischiare.
Anche la nostra fiducia in Dio è vulnerabile, è fragile. Tutti conosciamo il dubbio: dubitiamo dell’amore di Dio… Dove trovare la fonte della fiducia? Abbiamo bisogno di qualcuno che si fidi di noi, qualcuno che ci accolga… Il Maestro non solo istruisce, ma ci chiama a stare con Lui e ci manda perché si fida di noi”.
Al termine della riflessione del Vescovo, prima della preghiera rituale del Mandato, spazio alla presentazione delle nuove comunità religiose presenti in Diocesi: la comunità religiosa degli Apostoli del Buon Pastore e della Regina del Cenacolo provenienti dal Burundi e in servizio a Fossombrone, la Comunità dei frati Carmelitani scalzi che vivono a Smirra e il sacerdote fidei donum Antonio Interguglielmi parroco in solido presso la parrocchia S. Maria del Ponte Metauro e la parrocchia di S. Paolo apostolo in Torrette e Metaurilia di Fano.
Il vescovo Armando, il Vicario generale don Marco Presciutti, il Vicario per la pastorale don Francesco Pierpaoli infine hanno consegnato ai numerosi fedeli intervenuti la lettera pastorale “Il modello della sinodalità come guida”.