Rispondere, con i fatti, al grido dei poveri

“La speranza dei poveri non verrà mai delusa”. Questo il tema che ha fatto da filo conduttore, giovedì 21 novembre, all’Assemblea diocesana delle Caritas parrocchiali, assemblea introdotta dalla preghiera e della riflessione guidate dall’assistente spirituale di Caritas don Michele Giardini. Riprendendo il tema della giornata mondiale dei poveri, don Giardini ha messo in evidenza come le speranze che non vengono deluse sono quelle autentiche, quelle in grado di costruire il futuro.
Il Vescovo Armando, presidente della Caritas Diocesana, si è soffermato, in particolare, sul lavoro degli operatori Caritas che è soprattutto vocazione. “Non dobbiamo sentirci mai dei manager della carità”. La parola poi al direttore Angiolo Farneti. “Senza la vostra presenza non solo qui oggi, ma nella quotidianità a servizio dei più bisognosi anche l’annuncio del Vangelo rischia di essere incompreso perché l’Amore non vive solo di parole, ma di innamorati”.
Farneti ha illustrato alcuni degli obiettivi che la Caritas Diocesana persegue. “Avendo come guida il modello della sinodalità, ci stiamo muovendo in integrazione con gli altri uffici diocesani perché vorremmo conoscere sempre più da vicino la realtà, sensibilizzare e aiutare la comunità diocesana a uscire verso le periferie, formare al volontariato, rispondere con i fatti al grido dei poveri che arriva ai nostri Centri di Ascolto senza trascurare l’educazione alla pace, alla sobrietà e alla solidarietà, impegnandoci a denunciare le ingiustizie e a collaborare con le istituzioni e con le altre associazioni cooperative del territorio”.
Dopo lo spazio dedicato ai laboratori, le conclusioni sono state affidate a Loredana Filippini, Responsabile Area Promozione Caritas. “Viviamo in un tempo – ha sottolineato la Filippini – in cui è importante raccontare il bene che esiste, perché si sta diffondendo una cultura del sospetto e della paura dell’altro dove spesso chi fa qualcosa per gli altri è oggetto di sospetto e maldicenza riguardo al fatto che comunque fa ciò per un suo tornaconto, per guadagno.  Raccontare il bene è un modo per diffondere la cultura del bene e questo è carità”.