“Siate modelli perché avete un ruolo pubblico, ma nel contempo siete vicini alla gente, parte della città soprattutto nei piccoli centri, nei paesi periferici, lì dove portate ordine pubblico e in quelle terre che vivono devastazione di tragedie e di calamità naturali”. Queste le parole del Vescovo Armando nell’omelia della Santa Messa in Cattedrale, venerdì 22 novembre, in occasione della Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri alla quale hanno preso parte autorità civili e militari compresi numerosi sindaci del nostro territorio.
Il Vescovo ha sottolineato, in particolare, due aspetti: l’amore per la polis e la paura. “Amore per la polis, libera e consapevole partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Amore, non paura. La paura, il risentimento, il disprezzo talora dominano il linguaggio e la vita pubblica. Quanti toni amplificano le paure! Amore e non paura! Quando si diffonde la paura in modo incontrollabile, l’amore per la polis può venire manipolata e travolta. I tempi difficili – ha proseguito il Vescovo Armando – richiedono coraggio, idee nuove, visioni nuove. In tempi difficili bisogna ritrovare la strada per rimettere in circolo idee forti, una utopia ragionevole, mettere a fuoco uno spiraglio positivo, rimettere al centro le persone, ritrovare idee e comportamenti degni di essere umani. L’uomo senza relazioni con l’altro non può vivere, non può condurre una vita umanamente dignitosa”.
Un momento, quella della celebrazione della Virgo Fidelis, che raccorda la presenza di tante istituzioni: un modo per dire grazie all’Arma, nella vicinanza e nel sostegno di tutti i giorni. Uomini e donne che non si risparmiano nella tutela delle comunità civili, sempre pronti al dovere sacrificando la propria vita e le proprie famiglie, perché quando avete giurato fedeltà allo Stato, avete giurato fedeltà a una nuova famiglia, da amare, tutelare e difendere sempre.
Infine un augurio a tutte le autorità presenti. “Impegniamoci – ha sottolineato il Vescovo – per migliorare le realtà locali, per offrire collaborazione alle istituzioni, per richiedere migliori servizi pubblici, per far valere i diritti dei semplici e difenderci dalle ingiustizie e prepotenze istituzionalizzate, per la salute pubblica, per la difesa del territorio, per la tutela dell’ambiente, per incoraggiare le imprese nel produrre lavoro e occupazione”.
Al termine della celebrazione eucaristica, la lettura della Preghiera del Carabiniere da parte del capitano Luigi Grella, comandante del nucleo operativo e radiomobile. Il comandante della compagnia dei Carabinieri di Fano, Maximiliano Papale, ha ricordato la nascita di questa celebrazione dedicata alla Virgo Fidelis, ha ringraziato il Vescovo per la costante vicinanza e ha rivolto un pensiero particolare ai caduti, agli orfani e alle loro famiglie. Al Vescovo è stata, infine, consegnata un’opera dell’artista Francesco Paoletti a ricordo della giornata.
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