Un uomo appassionato dal cuore d’oro

Arcivescovo, sacerdoti, familiari, amici, la “grande famiglia” del settimanale interdiocesano Il Nuovo Amico. Tutta la città di Pesaro e non solo si è voluta stringere, giovedì 28 novembre, in un unico abbraccio per salutare e ringraziare don Raffaele Mazzoli che domenica 24 novembre, pochi giorni prima di compiere 96 anni, è tornato alla Casa del Padre. Una città commossa e riconoscente verso un uomo, un sacerdote, un giornalista che si è speso fino all’ultimo per la gente con la sua intelligenza, la sua generosità, con il suo fare schietto e con il suo cuore d’oro.
Nell’omelia della Santa Messa delle esequie, presieduta dall’Arcivescovo di Pesaro, Mons. Piero Coccia ha ricordato alcuni tratti della figura di don Raffaele, per gli amici don Nello.  
“Nel momento in cui delle persone, amate, stimate, con cui abbiamo condiviso un tratto più o meno lungo della nostra vita ci lasciano – ha sottolineato Mons. Coccia – queste persone hanno molto da dirci. E allora don Raffaele che cosa ci dice oggi? Che insegnamenti ci lascia in dono? Innanzitutto ci lascia l’esperienza di aver incontrato un uomo intelligente con un carattere appassionato, una persona convinta delle sue conquiste riflessive con la battuta, a volte provocatoria, sempre pronta. Ma al di là di questa corteccia, c’era davvero un cuore d’oro, comprensivo, indulgente. Don Raffaele, come tutti i sacerdoti, ha amato molto la sua Chiesa, soprattutto la chiesa di Pesaro”.
Mons. Coccia ha ricordato la nascita del cineforum grazie a don Raffaele e il suo impegno nella “grande famiglia” del settimanale interdiocesano Il Nuovo Amico da lui fondato nel 1972. “Don Raffaele – ha sottolineato l’Arcivescovo – pensava al giornale giorno e notte. Gli era entrato nel cuore, era un’esperienza di evangelizzazione. Se Il Nuovo Amico oggi è voce critica sul territorio lo dobbiamo non solo, ma soprattutto a lui. Era un giornalista nel segno della fede”.