Sabato 19 novembre in Cattedrale

I diaconi hanno rinnovato le loro promesse

Sabato 19 novembre, come da tradizione, i diaconi della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola si sono ritrovati attorno al loro Vescovo in cattedrale per rinnovare le promesse diaconali. La sera della festa di Cristo Re è stata volutamente scelta dai diaconi per rimarcare che l’essere Re, nella logica di Dio, è mettersi all’umile servizio dei fratelli con amore pieno e totale. Aspetto ripreso dal vescovo nella sua omelia dove ha sottolineato il senso profondo della festa di Cristo Re: “Occorre imparare da Cristo e non sentirsi signori assoluti che vogliono regnare imponendo la propria volontà sulle persone che si hanno vicino, perché gestire la vita delle persone che dipendono da noi è una tentazione fortissima da vincere anche se derivante dall’amore che proviamo per loro, dalla paura che sbaglino. La festa di oggi è quindi non solo motivo di gioia ma anche occasione di verifica e cambiamento: ognuno riguardi i propri piccoli regni per verificare se sono nel segno del servizio e dell’amore”. “Oggi – ha proseguito il Vescovo – c’è quanto mai bisogno di cristiani “difficili” capaci di credere che un crocifisso è il loro unico Salvatore, cristiani che non si lasciano vincere dal male e non rinunciano a vincere il male con il bene, cristiani che non hanno paura di apparire perdenti, cristiani che sanno amare il mondo anche quando devono essere alternativi al mondo”. Si è poi rivolto direttamente ai diaconi sottolineando che il vescovo, i preti, i diaconi rappresentano il Cristo nei suoi molteplici aspetti e che solo insieme, nella sinergia dello spirito, possono esercitare la missione affidata loro da Gesù. Il Vescovo ha poi sottolineato che se l’Eucaristia è arrivo e partenza il diacono è lo specialista di questi due cammini, proprio perché ha compiti nella celebrazione, ha la capacità di portare il mondo alla Chiesa e la Chiesa al mondo. All’omelia è seguito il rito emozionante del rinnovo delle promesse: i diaconi hanno manifestato ad alta voce la loro volontà di conformarsi a Cristo nella sua dimensione di servo. La preghiera dei fedeli è stata animata dalle mogli dei diaconi che hanno voluto affidare al signore il cammino sinodale diocesano come strada privilegiata per affrontare le sfida a cui è chiamata la chiesa oggi, l’accoglienza ai migranti come via per riscoprire la nostra umanità, la cura della famiglia come scuola di amore e fraternità, l’attenzione ai giovani come investimento per il futuro della chiesa, la crescita di una cultura di pace come antidoto all’odio e violenza dilaganti.  Attualmente i diaconi della diocesi, dopo la recente ordinazione di Marco Rulli come diacono transeunte, sono 20 mentre altri 5 sono in cammino. Per una chiesa diocesana che vuol fare della sinodalità e corresponsabilità il punto di forza dei prossini anni, la crescita numerica dei diaconi e in genere dei ministeri, è un segno di grande speranza. La serata è proseguita in vescovado con un momento di festa e convivialità tra le famiglie, sacerdoti referenti e amici. Un momento di grande fraternità anche grazie al vescovo che, come sempre, ci ha accolti con grande calore, affabilità e cordialità.

Lucio Diotallevi

Ricordiamo che domenica 27 novembre, alle ore 11 nella parrocchia San Giovanni Apostolo a Marotta, il Vescovo Armando presiederà la Celebrazione Eucaristica con il rito di ammissione tra i candidati all’ordine del diaconato di Lorenzo Ghetti Alessandri. Alle ore 15, in teatro, incontro per tutte le famiglie guidato da Lorenzo e Laura.