Festa e gratitudine

I 25 anni nell’ordo virginum di Ombretta Brunori

Una grande manifestazione di affetto e gratitudine ha caratterizzato la celebrazione del venticinquesimo anniversario di consacrazione verginale di Ombretta Brunori, avvenuta in Cattedrale per le mani di S.E. Mons Mario Cecchini il 2 maggio 1998 nella IV domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, e Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Quel giorno di venticinque anni fa c’era anche Maria Biondi a ricevere questo dono antico e nuovo, tornata al Signore nel 2016 e che sicuramente si è unita alla festa della nostra chiesa ancora in cammino. Proprio la sera del 2 maggio scorso la comunità parrocchiale di San Cesario ha animato una bellissima e partecipata veglia di preghiera presieduta dal parroco don Ivan, occasione per rimettere al centro il senso della chiamata battesimale di ogni cristiano nella cui radice si inserisce la verginità cristiana nel mondo così come ogni vocazione che arricchisce la chiesa, per poi approfondire il senso specifico dell’ordo virginum. Successivamente, domenica 7 maggio, la profonda gratitudine della chiesa per il dono di Ombretta ha trovato massima espressione nella liturgia eucaristica presieduta da Mons. Ugo Ughi, in vece del Vescovo e suo delegato per l’ordo virginum, a sottolineare il legame costitutivo dell’ordo a tutta la chiesa diocesana di cui è segno sponsale. La preghiera e la festa sono state un’autentica esperienza di comunione che ha coinvolto non solo la comunità parrocchiale di San Cesario in una generosa e accurata preparazione del momento di fraternità ma anche la sua famiglia di origine, i colleghi, i tanti amici e le donne consacrate dell’ordo virginum diocesano che con lei condividono il cammino nelle alterne vicende personali ed ecclesiali di questi anni. Al termine della celebrazione Ombretta ha rivolto al Signore la sua personale “confessione di lode” sulla trama del Magnificat, stampata e lasciata disponibile come ricordo di questo anniversario.

 

Ne riportiamo di seguito alcuni passaggi (SCARICA QUI IL TESTO INTEGRALE): “… Nel giorno della consacrazione, prostrata a terra nell’offerta al Signore della mia vita, portavo con me ogni volto, ogni storia… oggi porto nel cuore e nella preghiera la gratitudine di aver camminato per più o meno tempo con tante persone; alcune sono qui, altri no, altri ancora sono in cielo e non per questo lontani… Tu Signore mi hai davvero dato il centuplo quaggiù … e per loro magnifico il Tuo nome! Mi hai dato il centuplo in madri e padri: sono coloro che mi hanno guidato, consigliato, mi hanno insegnato a pregare, a servire la comunità, a cercare il bene e a costruirlo… tra loro donPI, il ns DonPi. Mi hai dato il centuplo in fratelli e sorelle con cui crescere nella fede, con cui realizzare i progetti più strani per arricchire o animare la comunità; gli amici con cui ho condiviso semplicemente la vita con le sue gioie e le lacrime, le cadute e la forza di rialzarsi, passo dopo passo. Mi hai dato il centuplo, Signore, in figli e figlie che mi sono stati affidati nella catechesi, nei campi scuola, nelle attività di tanti anni e che ho portato e porto nel cuore, che ho provato a sostenere qualsiasi cosa accadesse, che attendo sempre di incontrare; quei giovani che oggi tentano di realizzare i propri progetti, che fanno scelte di vita e scelte coraggiose. Per tutti loro magnifico il tuo nome Signore!…” Anche la comunità diocesana “magnifica il Signore” per il dono grande di Ombretta, per la sua appassionata fedeltà, per il suo perseverante servizio, la sua preziosa presenza…

a cura di OV