Consegnata dal sindaco di Fano Massimo Seri

Il Vescovo Armando ha ricevuto la cittadinanza onoraria

“Sono lieto e commosso per tanto onore attribuito a me come persona, ma, presumo, a tutta la Diocesi inserita, attraverso i miei preti, con il loro costante e ammirevole impegno nel nostro amato territorio. Un riconoscimento, quello di questa sera, che non si appende sulle pareti, ma si inscrive nel cuore”. Visibilmente commosso, il Vescovo Armando, martedì 27 giugno nella splendida cornice dell’ex chiesa di San Francesco, ha ricevuto dalle mani del Sindaco di Fano Massimo Seri la cittadinanza onoraria.

La serata, ricca di emozione e gratitudine, presentata dalla giornalista Anna Rita Ioni, si è aperta con un video dedicato proprio al Vescovo che ha cercato di riassumere, in sedici minuti, i suoi sedici anni di ministero episcopale nella Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola. La parola è poi passata ai quattro sindaci di Fossombrone, Cagli, Pergola e Fano. “Un vescovo – ha affermato sorridendo il sindaco di Fossombrone Massimo Berloni – che, data la sua presenza costante nei problemi del territorio, avrebbe potuto fare il sindaco! Un vescovo presente, che ha saputo tessere l’unione tra le varie parrocchie, unione che ha portato frutto”. Poi un pensiero particolare ai detenuti della casa di reclusione di Fossombrone. “Per loro lei è sempre stato il loro Vescovo, si sono sentiti prediletti e già manca moltissimo”. Il sindaco di Cagli, Alberto Alessandri, ha ricordato come Mons. Trasarti abbia inciso molto sul territorio. “Don Armando non è stato mai banale, da ogni suo incontro ne siamo sempre usciti arricchiti. E’ stato un vescovo coinvolgente che ci ha reso costantemente partecipi anche nelle sue omelie e un vescovo intelligente che ha saputo esserci nel modo giusto con ogni persona. Lo ringrazio per aver valorizzato i nostri sacerdoti e per averci donato il parroco don Diego”.

Graziano Ilari, vicesindaco di Pergola, ha voluto delineare la figura di Mons. Trasarti con tre parole: attenzione, presenza e vicinanza, termini che “sintetizzano il suo modo di agire da pastore e da uomo che si è sempre rivolto a tutti con un’attenzione particolare al vasto territorio diocesano”. “Ci è stato sempre così vicino – ha sottolineato Ilari – che non abbiamo mai avvertito che risiedesse a Fano”.

Una presenza forte e puntuale l’ha definita il sindaco di Fano Massimo Seri. “Dalla sua cattedra ha insegnato, mai prima di aver provato, a comprendere i bisogni e le difficoltà della nostra comunità. Lei, Eccellenza, si è spesso speso in prima persona affinché le richieste, talvolta materiali, dei cittadini venissero accolte o avessero le dovute attenzioni. Un’attenzione vera, costante e sincera verso gli ultimi. Lei è stato un combattente nei molteplici momenti avversi che hanno, in qualche modo, attaccato la nostra città, ancor di più quando la malattia si è abbattuta su di lei non si è arreso e ha lottato, con corpo e spirito, perché il vero pastore non abbandona mai il suo gregge e lei non lo ha fatto. Ricordo il richiamo, che faceva spesso nelle sue omelie, alla sensibilità che deve avere colui che ha una responsabilità istituzionale”. Dopo la consegna della pergamena e il dono che il Comune ha voluto offrire al Vescovo, una ceramica realizzata da Laura Lippera raffigurante gli stemmi antico e nuovo della città, la parola a Mons. Trasarti. “Privilegiate le persone. Mettete al centro del vostro impegno politico l’uomo, tutto l’uomo. La persona e non il calcolo di parte. La persona, e non le astuzie del potere. Ascoltate le persone. Guardate in faccia gli ultimi. Servite il popolo e il bene comune. Servite tutto il popolo che vi è stato affidato, non solo quelli che vi hanno votato. Vi raccomando particolarmente gli ultimi: proviamo a misurare il nostro passo con il loro, senza lasciare indietro nessuno! Non diventino semplicemente l’oggetto delle nostre discussioni. Vi auguro che possiate trovare tanta collaborazione per rendere bella la vita delle nostre comunità, ho voluto bene a questa Città, all’intera Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola e a tutte le sue Istituzioni che ringrazio, fate in modo che diventi sempre più ricca di relazioni profondamente umane e di servizi aderenti alle necessità di ogni persona”.

La serata si è conclusa con l’esibizione del Coro Polifonico Malatestiano diretto dal M° Francesco Santini.

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