Cammino sinodale - seconda puntata

Lineamenti, assemblee sinodali, considerazioni

Premessa

Continuiamo a condividere alcuni elementi sul cammino sinodale in atto presentando le caratteristiche principale del documento Lineamenti e delle Assemblee Sinodali, per poi terminare con alcune considerazioni generali.

 

  • Lineamenti 

Leggiamo nella Presentazione a pag. 3: “Invitiamo le Chiese locali a diffondere questo strumento…”, pertanto si trova a disposizione sul nostro sito. I CPP in primo luogo (in fase di rinnovamento o conferma, ricordo il termine di fine ottobre per comunicare i loro componenti alla segreteria pastorale) e tutti i battezzati della diocesi sono chiamati a partecipare consapevolmente al cammino della Chiesa in Italia, pertanto si auspica che il documento siano oggetto di lettura e confronto. Illustrarlo brevemente vuole proprio promuoverne la conoscenza diretta da parte di tutti e di ciascuno.

È composto da una settantina di pagine che raccolgono i risultati della fase narrativa e sapienziale guidate dalla istanza “come annunciare Gesù oggi nel nostro Paese” per poi rilanciarli in chiave operativa con l’obiettivo di preparare i lavori della prima Assemblea sinodale (pag.3). 

Dopo una Premessa che ripercorre il cammino di questi anni alla luce della visione ecclesiologica del Concilio Vaticano, della sua ricezione da parte del magistero petrino e delle Chiese in Italia, c’è una sezione dedicata all’icona biblica scelta per la fase profetica, quella di Atti 1,8-2,13 “Riceverete la forza dallo Spirito Santo…” (interessante ricordare che era proprio il titolo dell’ultima nostra Assemblea diocesana dello scorso maggio e oggetto della lectio iniziale). Il testo poi si divide in quattro parti. 

La Parte Prima dal titolo “L’orizzonte missionario nello stile della prossimità” afferma come “il paradigma missionario e l’istanza sinodale guidino la recezione del sogno del Vaticano II sulla Chiesa e orientano i percorsi impegnativi e complessi della conversione ecclesiale” (n.4). Esplicita in particolare le tre dimensioni della riforma missionaria della Chiesa: dimensione comunitaria, personale, strutturale (vedi nn.12-15).

Le altre tre parti sono orientate a preparare proposte operative per l’Assemblea sinodale di novembre secondo delle “traiettorie” indicate al termine di ciascun capitolo. Questi i titoli: Parte Seconda “Il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali” (per la dimensione comunitaria), Parte Terza “La formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita” per la dimensione personale, Parte Quarta “La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità” (per la dimensione strutturale). 

Siamo tutti invitati a conoscere questo testi.

 

  • Assemblee Sinodali 

Le due Assemblee sinodali in programma sono convocate della Presidenza della CEI come da apposito Regolamento (art.1) che ne disciplina i lavori e che troviamo pubblicato sul sito CEI dedicato al Cammino Sinodale, insieme alla Nota Esplicativa (siamo tutti invitati a prenderne visione); Regolamento e Nota Esplicativa evidenziano come le caratteristiche di composizione e di lavoro di tali Assemblee siano un inedito nella storia della CEI.

La prima Assemblea si svolgerà a Roma da venerdì 15 a domenica 17 novembre presso la Basilica di San Paolo Fuori le Mura. L’obiettivo è di elaborare proposte concrete, a partire dalle “traiettorie” individuate nei Lineamenti, che saranno poi riconsegnate alle Chiese locali in vista della seconda Assemblea sinodale (31 marzo – 4 aprile 2025). (Il nuovo CPD avrà subito questo compito).

Questo attraverso gli oltre mille delegati (tra cui il Vescovo Andrea, Nino ed io) che lavoreranno in “tavoli sinodali” articolati sulle tre dimensioni di riforma indicate nei Lineamenti (Parte Seconda: 6 Tavoli, Parte Terza: 4 tavoli, Parte Quarta 7 tavoli). Ovviamente ogni “tavolo” sarà suddiviso in tanti gruppi di lavoro… 

Riferiremo successivamente dettagli in merito e ve ne daremo conto…

 

  • Considerazioni attorno a tre parole ricorrenti nei testi del percorso sinodale 

Conversione. 

La conversione comunitaria e personale è alla base di questo cammino…

Non possiamo continuare ad illuderci di vivere già la sinodalità, di non aver bisogno di metterci in discussione… ormai sappiamo bene che la sinodalità non è una parola magica, di moda oppure una tecnica per non litigare… è uno stile di chiesa in ascolto e missionaria che non si improvvisa ma si può imparare se ci si allena insieme

 

Preghiera. 

Questo impegnativo cammino personale e comunitario di tutto il Popolo di Dio non può non essere accompagnato dalla preghiera di tutti, entrare nella preghiera ordinaria, nelle liturgie, nei momenti di incontro comunitari, nella preghiera personale… Il percorso sinodale spesso è il grande assente nel nostro pregare, nel confronto, nelle omelie, nella pastorale ordinaria…

 

Responsabilità. 

È necessario il coinvolgimento di tutti i battezzati, in forza dei tria munera, (vedi Magistero del Concilio Vaticano II, CdC) … Nonostante stanchezze e disillusioni, occorre che ci assumiamo tutti questa chiamata, accompagnati dalla Parola. Alla luce anche del Vangelo di domenica scorsa, il cieco Bartimeo che testimonia una chiamata sofferta,“Coraggio! Alzati, ti chiama!” attraverso una fede libera e liberante che porta alla sequela del Maestro…

Pertanto CPP, CPD (speriamo che sia pronto per la nostra Assemblea diocesana del 1 dicembre in cui riporteremo quanto emerso dall’Assemblea sinodale), Associazioni, Movimenti, ministri ordinati e non, uomini e donne… ognuno si assuma oggi le responsabilità di rispondere al Magistero e a quanto ci sta emergendo dal percorso sinodale della chiesa universale e di quello delle Chiese in Italia, con le contraddizioni, le intuizioni, le fatiche, le luci e le ombre che stiamo sperimentando…

 

Per concludere vado a scomodare la poesia di un gigante dell’esperienza di chiesa missionaria povera tra i poveri, Pedro Casaldaliga:

È tardi ma è la nostra ora. 

È tardi ma è tutto il tempo che abbiamo a disposizione per costruire il futuro. 

È tardi ma è l’alba se insistiamo un po’.

Roberta Mei
Referente diocesano per il Sinodo