San Francesco in Rovereto 3-4 Ottobre 2008. I giorni vicini la festa di San Francesco d’Assisi, portano sempre con se la voglia di rendere manifesta la bellezza di una figura così importante sia per la fede cristiana che per la nazione italiana in senso stretto, confermato anche dall’incontro avvenuto proprio il 4 ottobre al Quirinale tra il Santo Padre Benedetto XVI e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,come conferma del profondo affetto che nutre la nazione sia laica che cattolica per una figura portatrice di solidi valori come la pace, l’amore e il rispetto dell’ambiente.. Tutto questo non è stato unicamente un fenomeno mediatico, anzi proprio come Francesco amava,esso è avvenuto fin nelle più piccole comunità,che con amore hanno dedicato delle intere giornate al Santo. Tutto ciò ha preso vita nella “Festa del creato”avvenuta il 3 e il 4 ottobre in San Francesco in Rovereto,comunità delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico residente in una convento francescano la cui tradizione voglia sia stato personalmente fondato dal Santo. Ma non è tanto questo il centro della spiritualità di questi giorni,quanto l’interesse e l’amore per il creato:dall’essere umano fino alla creazione più piccola della natura,esso è un dono insostituibile di Dio,avvenuto una volta sola nella storia del creato. Le due giornate hanno avuto come tema centrale “il rispetto e la salvaguardia del creato” e si sono sviluppate in due momenti fondamentali. Momento iniziale è stato il 3 ottobre con la veglia eucaristica presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Armando,in cui si è meditato sul comportamento opportuno che l’uomo deve applicare nei confronti del creato attraverso i brani del Vangelo e il Cantico delle creature di San francesco,maggiore espressione del senso di riconoscimento che ogni cristiano deve sentire verso Dio per averci donato…il mondo!La seconda giornata si è caratterizzata in un primo momento da una tavola rotonda dove numerosi giovani(e non solo) sono stati coinvolti sul tema dell’ambiente e del vivere sobrio quale testimonianza di un essere cristiano non unicamente interessato da ciò che si ha bensì da ciò che si è. Qui si sono conseguiti colloqui con Don Piegiorgio Sanchioni, parroco di Tavernelle e Responsabile della Pastorale dell’ambiente e del Lavoro, con il Professor Luciano Benini e con una ragazza coinvolta in attività cristiane giovanili,in cui i giovani si sono confrontati sui temi quali ecologia,il rispetto dell’ambiente e il vivere da buoni cristiani nei confronti dell’altro e del creato. In seguito tutta l’assemblea ha preso parte alla “Cena Sostenibile”,consistente in solo pane,acqua e frutta quale espressione simbolica del sobrio vivere cristiano che gode appieno di ogni piccola cosa la natura doni. Successivamente un gruppo di ragazze e ragazzi provenienti da Tavernelle, Saltara,Montefelcino e Pesaro ha messo in scena una splendida reinterpretazione della Creazione,performance totalmente scritta ed eseguita dai ragazzi in cui una pantomima accompagnata dalla lettura biblica della genesi ha mirabilmente rappresentato il tradimento di Adamo ed Eva ed il patto d’Amore tra Dio e l’uomo,grazie alla Salvezza dell’essere umano avvenuta con la morte e resurrezione di Gesù Cristo. Il tutto si è concluso con un falò sotto le stelle in cui il gruppo scout di Calcinelli ha “riscaldato”la climaticamente fredda serata con Bans, canti e giochi coinvolgendo tutti i partecipanti. Un mondo differente dunque,quello presente in queste sere a San Francesco in Rovereto,un mondo che non vive passivamente la Vita ma che ne segue il corso e cerca di difenderne la bellezza e l’integrità. Una grande testimonianza appunto,quella di questi giovani ragazzi,ed anche adulti,che hanno riempito i posti della Chiesa di San Francesco non per riscaldarsi dal freddo che c’era fuori ma per,almeno,tentare di riscaldare un mondo che sempre più guardando ai suoi interessi si perde lo spettacolo presente davanti a sé.
Agnese Correra