La giovane Alessia, scomparsa a Natale, ricordata anche dai ragazzi del Centro Missionario e Vocazionale

cmd.jpgSono circa quaranta i giovani che stanno vivendo una tre giorni di formazione missionaria e vocazionale presso i Cappuccini di Fossombrone. «La notizia di Alessia non poteva non fermare a riflettere i giovani presenti e molti di loro hanno chiesto di porci in comunicazione spirituale con la parrocchia S. Famiglia dove si sarebbero celebrate le esequie e alcuni di loro …sono arrivati in serata proprio perché hanno partecipato alla esequie». È stato posto un cartellone sul muro con una penna per raccogliere i messaggi. Eccone alcuni: «Cara Alessia prega per noi tutti, giovani e adulti e noi pregheremo per te». Un altro: «In un giorno di neve viene accompagnata al cimitero: come la neve anche tu sei candida e pulita, non ha fatto nulla di male. Preghiamo per te». Un terzo: «Siamo qui a riflettere sulla nostra vita e su ciò che accade nel mondo con l’ottica missionaria e tu sei un pensiero per tutti noi: ci costringi positivamente a riflettere sulla vita a non sprecare mai e poi mai un giorno che Dio ci dona». Un quarto: «Qualche hanno fa nella mia parrocchia un ragazzo è morto all’improvviso con un incidente, come te. Da allora ho iniziato a guardami dentro, a fare scelte più consapevoli e di solidarietà. Ho iniziato a fare volontariato. Ora sono più decisa quando devo affrontare i momenti difficili, così spero che lo sia anche per i tuoi amici».
Padre Carlo Biella, missionario della Consolata, che sta guidando le riflessioni ai giovani ha dato come tema guida: “Lascia o raddoppia: chi è Gesù per te”. Mano al cellulare P. Carlo ha chiesto ai ragazzi di scrivere un sms ai loro amici, in tempo reale, per chiedere chi fosse loro Gesù. E hanno risposto in tanti, dando risposte vere, anche incisive e cocenti, ma oneste. I giovani hanno poi proseguito la riflessione con l’adorazione in chiesa. «Una ragazza ha detto: porterò la copia del giornale con la foto di Alessia e la deporrò ai piedi dell’altare; mi aiuterà ad fidarmi di più del Signore e di chi mi sta aiutando nella mia vita a fare scelte di qualità. Lei giocava a pallavolo e anche le sconfitte mi servono per rialzarmi in piedi».