Mons. Sigalini: "Aiuto psicologico a chi abortisce". Presentata una indagine a Palestrina

Un numero “sconcertante”. È quello degli aborti che avvengono a Palestrina, Comune alle porte di Roma. Se ne è parlato stamattina, in occasione della presentazione del volume “Aborti e dintorni. Dati e applicazione della legge 194/78 a Palestrina e nel Lazio”, curato dall’Ufficio comunicazioni della diocesi prenestina. “Il primo dato sconcertante – riflette il vescovo di Palestrina, mons. Domenico Sigalini …– è il grande numero di aborti che si fanno in un anno rispetto al numero di nati”: gli ultimi dati parlano di 317 aborti a fronte di 517 nascite. Il secondo dato, invece, “è l’aumento continuo in questi anni del fenomeno”. Di fronte a tale situazione, prosegue il vescovo, “è giusto che una comunità cristiana s’interroghi, ne veda le cause e si prodighi per favorire le mamme che vogliono far nascere i loro figli”. Da qui la pubblicazione, che si propone di “scuotere la nostra realtà diocesana per intervenire a favore di queste persone”. Tra le prime azioni di cui farsi carico, ad avviso del vescovo, vi è “la creazione di un Consultorio familiare d’ispirazione cristiana” e “uno sportello che sia in grado di aiutare materialmente e psicologicamente le donne incinta e le neo-mamme finché non riescono ad acquisire autonomia”. Si tratta, conclude, di una “vera battaglia per la vita, perché la vita è un dono, ma anche un impegno”. “L’Azione Cattolica dev’essere presente sul territorio nel quale vive e occuparsi anche delle situazioni di disagio che si manifestano”. Parte da questa considerazione Maurizio Bernassola, presidente dell’Azione Cattolica della diocesi di Palestrina, per spiegare il ruolo dello sportello “più easy”, inaugurato dall’Ac prenestina nel 2006 e nel quale medici, avvocati e psicologi danno gratuitamente consulenza e accompagnamento a chi vive situazioni di difficoltà. Dall’operaio con la madre malata, che ha bisogno di un permesso retribuito dal lavoro ma non sa come chiederlo, fino alla denuncia di situazioni di violenza. Ma anche donne sole e incinte, portate dalla disperazione a rinunciare al proprio figlio. A tal proposito, spiega Bernassola, “abbiamo incontrato tre donne che avevano intenzione di abortire, e con un aiuto materiale, ma anche relazionale, sono riuscite a tenere il bambino”. Una risposta, questa, per contrastare il grande numero di aborti che si registrano a Palestrina. Un’emergenza, per il direttore dell’Ufficio famiglia, don Franco Proietto, da affrontare “cambiando l’humus culturale”, dando non solo un “sussidio economico”, ma anche “un aiuto psicologico”.