E' ufficiale: 8-11 maggio il Papa in Terra Santa

papa3.jpgNelle ultime ore sono state confermate ufficialmente le prime date del viaggio di Benedetto XVI in Terra Santa, previsto per la metà del mese di maggio e che lo porterà a visitare Giordania, Israele e Territori Palestinesi… Dopo l’annuncio, il 15 febbraio, da parte del Primo Ministro israeliano Ehud Olmert che Benedetto XVI avrebbe visitato lo Stato ebraico, pur senza specificare la data esatta, il portavoce della Chiesa cattolica in Giordania, padre Rifaat Bader, ha precisato questo martedì che la visita papale nel suo Paese si svolgerà dall’8 all’11 maggio.La Giordania sarà la prima tappa del pellegrinaggio del Papa, che visiterà poi Israele, come ha confermato padre Bader in un comunicato ricevuto dalla redazione araba di ZENIT.

In Giordania, è previsto che il Papa visiti il monte Nebo (40 km a sud di Amman), luogo da cui Mosè avvistò la Terra Promessa, e il punto del Giordano in cui la tradizione afferma che Gesù venne battezzato da Giovanni il Battista. Sulle sponde del fiume, il Pontefice inaugurerà una chiesa.

Secondo il portavoce, è anche prevista una riunione con dirigenti islamici giordani nella moschea di re Hussein (Amman).

Quanto al viaggio in Israele, ancora non sono stati resi noti i dettagli della visita, anche se il premier Olmert ha affermato che il Presidente del Paese, Shimon Peres, “lo accompagnerà in vari luoghi” e ha auspicato che la visita “si svolga nell’ambiente appropriato e abbia successo come le precedenti visite dei Pontefici”.

Il Nunzio Apostolico in Israele, monsignor Antonio Franco, ha commentato all’agenzia SIR che “la visita del Papa è quella del capo spirituale della comunità cattolica e, quindi, viene a visitare i suoi figli che sono qui, in particolare in Giordania e in Terra Santa, dunque Israele e Territori Palestinesi”.

Ci saranno tre incontri con le comunità cattoliche, “una a Gerusalemme, una a Betlemme ed una in Galilea”, ha affermato, aggiungendo che “non è nel programma” una visita a Gaza, anche se la comunità cattolica della zona sarà presente agli incontri papali.

Il presule ha confermato che il Papa incontrerà anche ” i leader delle altre religioni, islam ed ebraismo”, e “i responsabili dello Stato in Giordania, in Israele e Territori Palestinesi dove c’è un’Autorità palestinese”.

Sull’ipotesi di una visita al Muro del Pianto, come fece Giovanni Paolo II nel 2000, il Nunzio non ha confermato nulla ma ha constatato che “vedremo e rivedremo tante immagini”.

Monsignor Franco si è inoltre riferito alla recente polemica sulle dichiarazioni sull’Olocausto da parte del Vescovo lefebvriano Williamson, uno dei quattro presuli ai quali il Papa ha rimesso la scomunica il 24 gennaio.

“Le reazioni sono sempre un poco emozionali”, ha riconosciuto. “Il Papa ha riproposto in maniera inequivocabile la posizione che è già parte della vita e del patrimonio della Chiesa”.

“Sulla continuità tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non c’erano dubbi nemmeno prima circa il magistero della Chiesa su questi punti e posizioni. Se qualcuno avesse avuto dei segnali non chiari dovuti alle interpretazioni date ad altri gesti del Papa adesso ha un’affermazione categorica e chiara”, ha sottolineato.