Negli ultimi anni, il numero dei sacerdoti diocesani sta evolvendo in modo diverso da quello dei sacerdoti religiosi: cresce infatti il primo (non in Europa), mentre diminuisce il secondo. E’ uno dei dati che si apprendono dall’Annuarium Statisticum Ecclesiae, pubblicato in questi giorni, secondo quando rende noto “L’Osservatore Romano”…L’Annuario, preparato dall’Ufficio Centrale di Statistica della Santa Sede e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, offre dati statistici e grafici che mostrano i principali indicatori dell’azione della Chiesa nei cinque continenti nel periodo 2000-2007. Il numero totale di sacerdoti diocesani nel mondo è aumentato del 2,5% – passando dai 265.781 del 2000 ai 272.431 del 2007-, mentre quello dei sacerdoti religiosi è diminuito del 2,73%, arrivando a poco più di 135.000 nel 2007.
Rispetto al calo dei sacerdoti religiosi, il rapporto sottolinea la loro diminuzione, oltre che in Europa e in Oceania, anche nel continente americano, dove sono passati dai 45.000 del 2000 ai meno di 42.000 del 2007.
In termini percentuali, i sacerdoti sono in chiaro calo solo in Europa, dove in sette anni sono passati dal 51% del totale mondiale a meno del 48%.
Ad ogni modo, esiste un forte impulso in alcuni Paesi dell’Europa dell’est, soprattutto in Polonia. Italia, Francia e Spagna rappresentano ancora, nonostante la diminuzione, quasi la metà dei sacerdoti europei, e di questi quasi la metà sono quelli italiani.
Continua ad aumentare il numero dei sacerdoti in Asia e in Africa. In quest’ultimo continente, quasi la metà proviene da quattro Paesi: Repubblica Democratica del Congo (che nel 2007 accoglieva il 16% dei sacerdoti africani), Nigeria, Tanzania e Uganda.
L’America e l’Oceania tendono a mantenere stabile la loro quota di sacerdoti. Quelli dell’America rappresentano poco meno del 30% dei sacerdoti di tutto il mondo, quelli dell’Oceania poco più dell’1%.
Secondo il quotidiano vaticano, l’Annuario Statistico della Chiesa 2007 mostra una “significativa e incoraggiante dinamica evolutiva” nel numero dei diaconi permanenti, che dal 2000 al 2007 sono aumentati del 29%, arrivando a 35.942.
Quanto ai religiosi professi non sacerdoti, lo studio rivela un calo dai 55.057 del 2000 ai 54.956 del 2007.
Per continenti, è diminuito il numero di religiosi in Europa (il 13,82% in 7 anni) e Oceania (il 15,8%), si è mantenuto in America ed è aumentato in Asia (il 31,1%) e in Africa (il 9,16%).
I religiosi in Europa, comunque, rappresentano ancora il 34% di quelli di tutto il mondo. Concretamente, lo studio sottolinea una tendenza positiva in Ucraina, Romania, Ungheria e Austria.
Il numero delle religiose è diminuito da 800.000 a 750.000 in otto anni. Quasi il 42% di loro risiede in Europa, e il 60% di queste si trova in Spagna, Francia e Italia.
In termini evolutivi, tuttavia, sono l’Asia e l’Africa i continenti in cui il numero delle religiose è aumentato maggiormente dal 2000 al 2007.
Anche per i seminaristi, l’aumento del 4,83% dal 2000 al 2007, passando da 110.583 a 116.000, è attribuibile all’Africa e all’Asia, con un ritmo di crescita rispettivamente del 21,32% e del 20,35%.
Spicca il numero di seminaristi in Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, India e Filippine.
Al contrario, il numero dei candidati al sacerdozio in Europa è diminuito del 17% dal 2000 al 2007. E’ notevole il calo in Spagna e Belgio, ma anche nell’Europa orientale (Ungheria, Lituania, Romania e Slovenia).
Per questo, i sacerdoti europei sono passati dal rappresentare il 24% di quelli del mondo nel 2000 a poco più del 19% nel 2007.
Il numero di cattolici battezzati si mantiene stabile nel mondo, intorno al 17,3% della popolazione totale. Nel 2007 c’erano 1.147 milioni di cattolici, di fronte ai 1.045 milioni del 2000.
L’Europa accoglie quasi il 25% della comunità cattolica mondiale, ma appare come l’area meno dinamica, con una crescita del numero dei fedeli leggermente superiore all’1%.
Il 40% della popolazione europea è cattolica battezzata, anche se in alcuni Paesi come l’Italia, Malta, la Polonia e la Spagna i battezzati superano il 93% della popolazione residente.
Dal 2000 al 2007, i fedeli battezzati in America e in Oceania sono cresciuti meno della popolazione (rispettivamente il 9,5% e il 10,1%), ma non è così in Asia, e nemmeno in Africa.