“Il motivo che è alla base di questo accordo sugli oratori è, per noi, rispondere a quella che papa Benedetto XVI chiama ‘emergenza’ ed ‘urgenza’ educativa”. Ad affermarlo è stato oggi il presidente della Conferenza episcopale marchigiana (Cem)… l’arcivescovo di Fermo, mons. Luigi Conti, che ha sottoscritto insieme al presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, uno specifico protocollo d’intesa per la valorizzazione della funzione socio-educativa degli oratori. Il documento fa seguito alla legge regionale 31 dell’11 novembre 2008, in base alla quale l’ente regionale ha riconosciuto la funzione “sociale ed educativa” degli oratori. Mons. Conti ha ricordato che a fondamento del protocollo c’è il principio di “sussidiarietà” e ha riconosciuto che il progetto della Regione, diretto soprattutto alla formazione degli operatori, “incontra le esigenze delle nostre diocesi”, perché “la formazione umana viene anche prima di quella religiosa” e “stimola risposte soprattutto da parte di giovani-adulti e coppie di sposi”, che “sono la vera novità degli oratori nel nostro territorio”. Con il protocollo, che ha messo a disposizione 450.000 euro per il 2008, confermati anche per il 2009, si aprono secondo mons. Conti “nuove sinergie tra le diocesi e gli ambiti territoriali sociali”, e quindi nuove possibilità di “maggiore collaborazione tra società civile e istituzioni ecclesiali”.
“Gratitudine” è il sentimento espresso da mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo di Fabriano-Matelica, delegato per la pastorale giovanile regionale, per il protocollo di intesa per la valorizzazione degli oratori tra la Regione Marche e la Conferenza episcopale marchigiana, presentato oggi a Loreto. Mons. Vecerrica ha ricordato che con questo accordo “non inizia una cosa nuova, ma continua una cosa già in atto”, perché “tanti e fiorenti” sono gli oratori nelle diocesi marchigiane. Mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo di Loreto, ha sottolineato come “dopo un periodo di allontanamento e semi scomparsa” gli oratori stanno invece oggi acquistando “un’importanza sempre maggiore” perché i giovani, a volte fin troppo stressati da mille impegni, “sentono il bisogno di luoghi aggregativi dove trovare compagnia, motivazioni, possibilità di giocare e sentirsi liberi”. “Da questo momento è importante mettersi in rete a livello diocesano per progetti comuni – ha detto al Sir Daniele Tassi, presidente regionale del Centro sportivo italiano – e nelle Marche ci sono già esperienze di collaborazioni tra varie associazioni, che, ognuna con il suo carisma, devono concorrere a formare l’unico uomo”. Il protocollo è per Tassi anche un’occasione affinché parrocchie e diocesi diventino un “soggetto attivo” del territorio e per imparare a “lavorare con le amministrazioni”.