“Vediamo con fiducia segni di ripresa che pure ci sono, ma purtroppo la crisi persiste e rischia di avere nei prossimi mesi il suo momento più critico”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, intervenendo… alla presentazione del “Prestito della speranza” iniziativa promossa con Banca Prossima e Intesa Sanpaolo e con la quale si intende aiutare le famiglie in difficoltà. “Questa crisi – ha dichiarato mons. Crociata – tocca la parte della popolazione che non ha mai scialacquato, i singoli, le famiglie e le comunità e molte famiglie vivono una fase critica. Noi diamo voce a preoccupazioni che non sono né piccole né poche. La crisi persiste e presumiamo che tante famiglie avranno bisogno e noi arriviamo al momento necessario con questo segno che a livello nazionale acquista un valore e una consistenza significativa”. Nell’illustrare il “Prestito” mons. Crociata ha parlato di “iniziativa di microcredito per le famiglie basata sulla colletta nazionale promossa dalla Cei che produrrà i suoi frutti grazie alla disponibilità delle banche. “Si tratta di dare la possibilità a tutte le famiglie di avere un sostegno in uno o due anni per superare la crisi. Dobbiamo definire un nuovo modello di aiuto alle famiglie attraverso una certificazione di reputazione individuale e non solo in base a criteri economici”.
Alla presentazione del “Prestito della speranza” per Banca Intesa Sanpaolo, è intervenuto il suo amministratore delegato, Corrado Passera che ha illustrato l’iniziativa. Seguendo l’accordo stipulato tra Abi e Cei, per finanziamenti agevolati concessi dalle banche e garantiti dal Fondo di 30 milioni di euro realizzato con la colletta Cei, Intesa Sanpaolo si impegna ad erogare un prestito di 6 mila euro a quelle famiglie, indicate dalla Caritas, che ne faranno richiesta per permettere loro di coprire spese legate a studio, salute, tempo libero. Il prestito, al tasso di interesse del 4,5%, dovrà essere restituito alla banca sulla base di un piano di ammortamento della durata massima di 5 anni che decorrerà quando saranno trascorsi 12 mesi dalla concessione. Tuttavia, ha affermato Passera, Intesa Sanpaolo “vuole andare oltre l’accordo Abi-Cei, aderendovi con un plafond di 100 milioni di euro. Raggiungere quota 300 milioni significherebbe poter aiutare 50 mila famiglie, 15 mila delle quali sarebbero sostenute proprio da Intesa Sanpaolo”. Ad “accompagnare” le famiglie che otterranno il prestito da Intesa Sanpaolo saranno 200 ‘credit angels’ dell’associazione Vobis, volontari bancari, pensionati esperti di finanza che metteranno a disposizione la loro competenza. Con loro anche quelli delle Organizzazioni cattoliche del lavoro (Cisl, Mcl, Confcooperative, Compagnie delle Opere).