Commento al Vangelo della terza domenica di Quaresima: “Impariamo a riconoscere i segni di Dio”. Padre Natale

Nel Vangelo di questa domenica, alcune persone chiedono spiegazioni a Gesù riguardo a dei Giudei che erano stati uccisi da Pilato. Gesù inizia la sua risposta con una domanda:…
“Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?”. Sullo sfondo troviamo la concezione antica del rapporto con il male: se ti capita qualcosa di negativo è perché tu (oppure qualcuno della tua famiglia) ha sbagliato; è una sorta di riparazioneper il male fatto o procurato.Nessuno escluso…

Ma nel proseguo della sua risposta, Gesù si toglie da questo tipo di logica; il Dio che lui è venuto a proclamare è un Dio che fa di tutto affinchè gli esseri umani siano salvati! Il grande mistero della salvezza è lì apposta per testimoniarcelo: tutta la vita di Gesù ce lo dice: con l’incarnazione, con la sua esperienza terrena, di vita, morte e risurrezione, egli proclama che Dio è per la vita nuova, si prodiga per la selvezza di ogni uomo e di ogni donna, nessuno escluso.

Bisogno di conversione… non tentare Dio

Questo però non ci deve esentare dall’impegno di prendere coscienza della nostra vita, delle nostre scelte e vedere se abbiamo pensieri di pace e azioni di carità, di evidenziare le cose che non vanno e correggerle. Non dobbiamo tentare Dio, illudendoci che comunque alla fine tutto si risolverà per il meglio; la vita eterna inizia già qui su questa terra; l’esperienza cristiana è per dare un senso al presente e non una pia consolazione per il futuro.

Quaresima, tempo per lasciar coltivare il nostro cuore…

Mi piace vedere la quaresima come il simbolo di quel tempo che il vignaiolo concede al suo albero: Dio in fondo rimane in attesa, concede sempre una nuova possibilità a ciascuno di noi per poterci migliorare, per fare spazio nel nostro cuore e nella npstra mente affinchè lui possa prendere dimora in noi.
Egli continua a zappare, a concimare la terra attorno a noi attrraverso la sua Parola, attraverso la liturgia, la vita della comunità, le relazioni con gli altri: molti sono i segni che Dio utilizza per permetterci di portare frutto; sta a noi imaparare a riconoscerli e farli nostri.
Allora scoprtiremo che tutta la nostra vita ci parla di lui, diviene occasione non per giustificarci, ma per rimetterci sempre in discussione: tutti abbiamo bisogno continuamente di conversione, spesso proprio quelli che credono di essere nel giusto, dicono di seguire i veri insegnamenti, si sentono portatori di chissà quali valori o prescrizioni.

Quindì chiediamoci: quali pensieri di pace e azioni di carità in questa quaresima?
Buon cammino! P. Natale Brescianini