Trama. Il Medioevo ha consegnato ai posteri, oltre a una infinita schiera di battaglie ed eventi, opere d’arte e dell’ingegno, equilibri politici e religiosi, anche numerose tradizioni ancora oggi esistenti.
Tra queste la dimensione del pellegrinaggio, come cammino di penitenza e redenzione verso una meta sacra da guadagnare per mezzo dei sacrifici e delle fatiche del proprio lungo viaggio.
In realtà forme di pellegrinaggio in Terrasanta esistevano fin dai primi secoli del cristianesimo, ma è solo dopo il mille che cominciarono i grandi pellegrinaggi europei.
A viaggiare erano tutti: ricchi e poveri, laici e religiosi, per ragioni di fede o di commercio. I più si muovevano a piedi, creando così delle strade stabili di percorrenza che collegavano l’Italia con il Nord Europa, per le cui vie si inserivano tutti i pellegrini diretti ai maggiori centri di pellegrinaggio: Roma, la Terrasanta, Santiago de Compostela.
I viaggi erano lunghi, lenti e faticosi; capitava dunque che i pellegrini, strada facendo o durante le soste, si sostenessero reciprocamente raccontandosi storie e leggende.
Erano per lo più racconti ispirati ai luoghi visitati e ai santi verso cui si stava procedendo; aneddoti nei quali la spiritualità cristiana si coloriva e mescolava con la fantasia popolare del tempo.
Prendendo spunto da testimonianze dell’epoca (i manoscritti dei pellegrini medievali, le cronache e le novelle di più autori del XII – XIII secolo, tra cui in particolare Gonzalo De Berceo, con il suo “Il Pellegrino di Santiago”) lo spettacolo narra e ricostruisce tappe e usanze di un ipotetico pellegrinaggio medievale da Roma fino a Santiago de Compostela.
Raccontatrice della storia è una giullaressa che, affrontando il cammino in prima persona, rivive tappa dopo tappa il lungo viaggio che, attraverso i percorsi della Via Francigena, della Via Podense e del Cammino di Santiago, attraversa l’Italia, la Francia e la Spagna.
Un pellegrinaggio dell’anima che alterna quadri storici, usanze tradizionali, episodi buffi, racconti spirituali, canti e grammelot, in un’emozione unica che cresce ad ogni passo fino all’arrivo alla sacra meta agognata.