“Il diritto fai-da-te non fa bene ne alle persone, ne alla pastorale”. Don Guiducci, neo vicario giudiziale

Il giudice di prima istanza nella diocesi è il Vescovo, la cui competenza si estende a tutte le cause, eccetto quelle riservate al Papa o alla Rota Romana, quelle dei religiosi, matrimoniali, deputate al tribunale. Il Vescovo non esercita personalmente tale potere giudiziario, affidato al vicario giudiziale la cui istituzione è precettiva, ed ha potere ordinario-vicario; il vicario costituisce un unico tribunale con il Vescovo, quindi alle sue decisioni non c’è appello; il vicario giudiziale gode di una certa stabilità e in caso di sede vacante non cessa dall’ufficio.

I suoi compiti principali sono:

– presiede i tribunali collegiali ( quindi si occupa di tutte quelle cause la cui competenza è del tribunale);
– si occupa delle notifiche delle sentenze;
– ha diritto di partecipare al sinodo diocesano.

Questi i compiti e possono esser riassunti così: coinvolto a differente titolo, secondo o i casi, in tutto ciò che di giuridico coinvolge la vita della diocesi e, ovviamente, fornirà il proprio sostegno attivo come giudice presso i tribunali ecclesiastici per le materie di loro competenza. È sicuramente una figura di rilievo e di grande responsabilità, al cui presenza (precettiva) elimina il pericolo del diritto fai da te. È un atto di grande stima nei miei confronti di cui sono molto contento.

Don Giuseppe Guiducci
Vicario Giudiziale, Diocesi di Fano