Grande festa, domenica 29 gennaio, nella comunità di Ponte Metauro perl’ingresso del nuovo parroco don Antonio Biagioli che rimarrà in questa parrocchia per nove anni. “Sperimenterai – ha affermato il vescovo Mon. Trasarti – in questa nuova famiglia, un’altra affettività e porterai la tua esperienza di tanti anni in Africa”. “Ripenso ai miei passaggi pastorali – ha sottolineato il Vescovo – e li rivivo ancora con grande emozione. Chi è il parroco? Cosa fa un parroco? E’ un padre di famiglia che custodisce la sua comunità. Caro don Antonio, ti auguro di riscoprire questo mosaico della Chiesa,dove tutti possano essere valorizzati. Il parroco non è colui che decide i carismi, ma è colui che li armonizza. Valorizza tutto ciò che sorgerà in questa parrocchia”. Il Vescovo ha sottolineato l’importanza della venerazione del popolo di Dio, partendo proprio dagli ultimi. “La debolezza di noi che governiamo – ha affermato il Vescovo prendendo spunto dal Vangelo della domenica – la spiritualità o dei governanti in generale è la non autorevolezza. L’autorevolezza di un prete è quando predica il Vangelo vivendolo”.”E’ difficile lasciare l’Africa – ha affermato don Antonio – all’inizio ero un po’ reticente perchè pensavo che il Signore mi volesse in quella terra. Il nostro compito è quello di rievangelizzare questo territorio. Fratelli, chi ha amore per Cristo si unisca a noi in questa riconquista del territorio, sicuri che il Signore ha vinto il mondo. Chiedo alle nonne di portare i bambini in parrocchia, nella comunità. Grazie per la vostra accoglienza, mi sono sentito subito molto amato da voi”.La comunità ha applaudito don Gualfardo Innocenzi che, per 55 anni, ha sevito con tanto amore la comunità di Ponte Metauro.
a cura di E. Papetti